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Corriere Mercantile
Domenica 1 aprile 2007

Terzo Valico, Burlando cala il poker di ministri

Incontro con Bersani. «Usare le tasse del porto»


(...) Ma sul tema Terzo valico la partita più importante si è giocata in mattinata a poche decine di metri dal Carlo Felice, nel palazzo della Regione. Alle 9 il presidente Burlando ha incontrato nel suo ufficio Bersani buttando giù un paio di idee per far ripartire l'iter alta velocità: utilizzare parte dei quattro miliardi all'anno di imposte "prodotte" dal porto di Genova per finanziare le infrastrutture legate alle banchine e creare un gruppo di studio formato da Regione e i quattro ministri interessati (Economia, Sviluppo economico, Trasporti e Infrastrutture). Un poker governativo che, tra l'altro, nel giro di pochi giorni si è trovato di fronte: Bersani ieri, Di Pietro pochi giorni fa, mentre martedì sarà la volta di Alessandro Bianchi e mercoledì toccherà a Tommaso Padoa Schioppa. Quasi un giro di consultazioni a De Ferrari. «Le parole di Bersani sulla volontà di realizzare comunque l'opera - spiega Burlando al termine dell'intervento di Montezemolo - mi ha tranquillizzato. Mi auguro che la maggiore stabilità di entrate e conti pubblici consenta di preparare una Finanziaria più incline allo sviluppo e agli investimenti. Chiaro che adesso dobbiamo inventarci un nuovo metodo per arrivare ai risultati. Dieci anni fa lo abbiamo fatto con il doppio registro per la flotta: funziona benissimo e il gettito è aumentato. Al Governo chiedo di guardare avanti: se oggi il porto di Genova produce quattro miliardi di tasse, raddoppiando i traffici arriverebbe a otto miliardi. Ma possiamo ottenere tali risultati solo se abbiamo la possibilità di trasportare le merci via ferrovia. Per questo il Terzo Valico è indispensabile».

a. bag.
[Andrea Bagorda]

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