Rifiuti e loro smaltimento |
Dal sito: www.pieroricca.org/
Venerdì 21 settembre 2007
Pagina originale:
http://www.pieroricca.org/2007/09/21/marino-ruzzenenti
L'inceneritore di Brescia
Intervista a Marino Ruzzenenti
di Piero Ricca
I bresciani hanno più diossina nel sangue degli abitanti di Seveso. Merito della
Caffaro, ma non solo. A Brescia è in funzione l’inceneritore
più grande d’Europa. Un impianto avveniristico, disegnato da fior d’architetti, con
una ciminiera in tono con il colore del cielo. L’inceneritore di Brescia ha
vinto un prestigioso premio internazionale. Poi si è scoperto che l’ente dispensatore
del premio era sponsorizzato dalla società che ha costruito l’inceneritore. Gestito
dall’Asm, la potente municipalizzata partecipata anche dall’Hopa del “capitano
coraggioso” Emilio Gnutti, l’inceneritore di Brescia è una macchina da soldi e da
rifiuti: per funzionare ne attrae a getto continuo, induce a produrne sempre di più.
Non per nulla Brescia è una delle città meno virtuose nella raccolta differenziata.
Il 5 luglio 2007 l’inceneritore di Brescia ha procurato all’Italia una sentenza di
condanna da parte della Corte di giustizia europea. Nella sentenza i giudici
sottolineano che non sono state rispettate le normative comunitarie poiché il
progetto di una terza linea dell’inceneritore non fu sottoposto alla preventiva
valutazione di impatto ambientale e in tal modo all’opinione pubblica non fu
permesso di esprimere le proprie osservazioni prima delle decisioni dell’autorità
competente. Alla Corte del Lussemburgo aveva fatto ricorso la Commissione europea
dopo aver avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia in cui si ravvisava
la violazione delle direttive comunitarie sull’impatto ambientale e sull’incenerimento
dei rifiuti. Sono andato a Brescia a intervistare Marino Ruzzenenti. Insegnante e
ambientalista attivo nel comitato “Cittadini per il riciclaggio”, autore del volume
“L’Italia sotto i rifiuti” (Jaca book), Marino Ruzzenenti ha seguito fin dall’inizio
la vicenda
dell’inceneritore di Brescia e la definisce un modello negativo, sul piano
ambientale ed economico, in fatto di gestione dei rifiuti.
Ecco il video.
Rifiuti e loro smaltimento
- Una delle "battaglie" del
M.I.L.
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