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Savoia

Il Secolo XIX
Venerdì 23 novembre 2007

PROPOSTA IN COMUNE

Via i Savoia da scuole e teatri

Giuliano Galletta


Era inevitabile che la “provocazione” lanciata dai Savoia con la richiesta di un risarcimento di 260 milioni di euro allo Stato italiano per “ingiusto esilio” scatenasse reazioni uguali e contrarie. Così Nicolò Scialfa, vicepresidente del consiglio comunale di Genova, esponente di Rifondazione Comunista ha deciso di reagire presentando una mozione contro la famiglia sedicente reale in cui chiede all’assemblea di Palazzo Tursi non solo di stigmatizzare ufficialmente la peregrina iniziativa ma anche di “punire” la dinastia cambiando nome al teatro lirico da Carlo Felice a Giuseppe Garibaldi. La proposta, firmata anche da altri consiglieri di centrosinistra, sarà discussa martedì. «Capisco che, trattandosi dei Savoia, non siamo di fronte a una cosa seria - spiega Scialfa - e che indubbiamente ci sono problemi molto più importanti di cui occuparsi ma che personaggi come Vittorio Emanuele IV, un pregiudicato che aveva giurato che se fosse tornato in Italia non avrebbe mai rivendicato nulla, abbia la sfacciataggine di parlare, mi sembrava meritasse una risposta». Ma non è tutto, Scialfa è anche preside dell’istituto per ragionieri Vittorio Emanuele (il II) e come tale aggiunge provocazione a provocazione: «Dopo l’accorpamento - precisa - è stato aggiunto anche il nome di Ruffini. Due protagonisti del Risorgimento, ma credo che la nostra scuola potrebbe fare tranquillamente a meno del Re a favore del rivoluzionario, “suicidato” mentre era prigioniero nella torre di Palazzo Ducale». Personalmente non credo molto nelle “revisioni” dei nomi sulle targhe stradali o cose simili. Tutto sommato, infatti, nel bene o nel male, anche loro fanno parte di un storia che si è consolidata. Ma le considero ovviamente più che legittime e, in alcuni casi, anche necessarie. Di certo le sparate savoiarde sembrano fatte apposta per far infuriare i repubblicani, che in questo Paese (a dispetto delle velleità di qualche leader) mi risulta siano ancora la maggioranza.

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