Federalismo fiscale per la Liguria |
La Repubblica
Venerdì 15 agosto 2008
La polemica
Conviene soltanto a sei regioni e la nostra non è compresa: c'è uno sbilancio di
1.089 euro a testa
La Liguria riceve più di quel che dà
le sorprese del federalismo fiscale
Aldo Lampani
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PORTO E NON SOLO
Sfatando molti miti, i
dati ufficiali relativi alle
entrate e alla uscite di
ogni regione spingono
la Liguria verso il
fondo della classifica
tra le regioni
meridionali. E questo
nonostante il bilancio
dei vari porti, a
cominciare
naturalmente dall
scalo genovese |
Si apre la partita sul federalismo fiscale. Non è una novità. Già la
legge Bassanini lo aveva introdotto nel nostro Paese, indicando percorsi
progressivi e proposte di rivisitazione della spesa e del decentramento.
Ma la politica, oggi, si riappropria di una materia, quella della
ridistribuzione degli introiti fiscali in un'Italia fiscalmente
federale, che probabilmente innescherà polemiche e sicuramente, almeno
all'inizio, parecchia confusione. Allo stato dei fatti le regioni che
presentano un'autosufficienza già adatta all'introduzione della legge
sono Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Marche. Tutte
le altre, Liguria compresa, no. La lettura dei dati, tarati sull'ultimo
quadriennio per ottenere una media attualizzabile, dicono che ogni
lombardo ha versato al fisco, nelle varie forme, 13.700 euro,
ricevendone solo 8850 in spesa pubblica. Dopo la Lombardia, a "credito"
con lo Stato ci sono gli emiliani (3450 euro a testa), veneti (2900),
piemontesi (1900), marchigiani (1150) e laziali (1500). Tutti gli altri
italiani (oltre 32 milioni di persone) ricevono più di quanto danno. A
sorpresa, sfatando miti invalsi, le regioni che ricevono percentualmente
di più sono, tra quelle a statuto ordinario, proprio la Liguria (siamo a
meno 1089) e, per masse infinitamente maggiori, quelle a statuto
speciale come il Trentino Alto Adige e - cima insormontabile - la Valle
d'Aosta, dove ogni abitante riceve in media 3 mila euro di più di quanto
paga di tasse. Le regole che guideranno la mano del legislatore sono,
apparentemente, semplici: trovare tre regioni "di riferimento" sulle
quali tarare i rapporti dare-avere. Fatto questo, ognuno dovrà farcela,
basandosi sulle proprie entrate ed i contributi di solidarietà
predeterminati. Di più altro standing saranno le regioni scelte come
riferimento (ora si dice benchmark), più alto sarà l'ostacolo da
sormontare per le regioni meno virtuose o semplicemente meno fortunate.
Ad "aiutare" gli amministratori locali in difficoltà di quadratura non
dovrebbe essere l'imposizione della leva fiscale quanto il taglio delle
spese. A ciò dovrebbe contribuire anche la semplificazione della
macchina pubblica. Sulla carta parrebbe che la condanna a morte della
burocrazia e degli sprechi che comporta sia la panacea d'ogni male. Ma
resta da affrontare una socialità complessa, che per la Liguria, che dai
conti risulta essere un peso per il resto d'Italia, ha connotazioni
importanti. Innanzitutto la Sanità. La spesa nazionale, che in dieci
anni si è più che raddoppiata (55 miliardi di oggi) vede nella Liguria,
pro quota, una delle regioni che più utilizzano i servizi per la salute.
Per mantenere la spesa di comparto, in assenza di nuova tassazione, si
dovrà tagliare (anzi efficentare come si dice oggi) altrove. Ma qualche
sacrificio, in un discorso di tendenza all'autosufficienza, si dovrà ben
fare. Anche perché il mancato raggiungimento degli obiettivi di bilancio
comporterà comunque l'obbligo di reperimento di risorse: con il bollo
auto, ad esempio, un'imposizione prevista come forma quasi punitiva per
raddrizzare i conti. Dunque sul discorso "federalismo" la freddezza
politica e non solo degli amministratori locali è, nella realtà,
piuttosto generalizzata, a cominciare da chi - del sistema attuale -
trae benefici persino eccessivi come le province autonome che sfoderano
bilanci solidi anche perché sin troppo "sostenuti" da statuti oggi ai
limiti dell'attualità. Per la Liguria e la sua struttura politico
demografica, la revisione della gestione economica e finanziaria in
senso federalista sarà un problema tutto da studiare.
Federalismo fiscale per la
Liguria - Una delle "battaglie"
del M.I.L.
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