Corriere Mercantile
Domenica 18 gennaio 2009
Inquinamento da cromo
nel mirino la centrale Enel
In "Mal'aria" la denuncia di Legambiente
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In Liguria sotto
accusa anche Italiana
Coke di Cairo
Montenotte, la
centrale di la Spezia
e Tirreno Power di
Vado Ligure |
Quest'anno il libro bianco di Legambiente, la campagna "Mal'aria 2009" è dedicata
all'inquinamento industriale e in Liguria entrano in classifica in quattro: Italiana
Coke di Cairo Montenotte, le centrali Enel di Genova e La Spezia e Tirreno Power di
Vado Ligure. Per la centrale sotto la Lanterna, è il cromo la sostanza che fa scattare
l'allarme: secondo i dati di Legambiente (che sono però tutti riferiti al 2006) ne è
stata emessa una quantità pari a 364 chili. Le associazioni ambientaliste chiedono
da tempo la definitiva chiusura, ma per adesso non è all'ordine del giorno. «Per molti
cittadini l'emergenza smog è una triste realtà legata al traffico, agli inquinanti
che escono dalle marmitte di milioni di auto che impediscono ormai la mobilità in città
grandi e piccole - è la premessa dello studio nazionale presentato da Legambiente -.
Nel corso degli anni, diversi sono stati i protagonisti di questa aggressione alla salute
dei cittadini: monossido di carbonio, piombo, idrocarburi policiclici aromatici,
benzene, per arrivare alle alte concentrazioni di polveri sottili nelle grandi città di
questi ultimi anni, con i conseguenti provvedimenti per limitare il traffico veicolare.
Quello che invece molti non sanno è che l'aria che si respira in alcune aree del nostro
Paese non è inquinata solo dai "classici" inquinanti da traffico, ma è resa irrespirabile
da composti chimici, tossici, e in alcuni casi cancerogeni, emessi da fonti industriali».
La palma di complesso industriale più inquinante se la aggiudica l'Ilva di Taranto che
risulta prima in classifica per ben dieci dei quattordici inquinanti presi in esame.
Poi ci sono le aree di Porto Marghera e Augusta - Priolo - Melil1i. Genova entra in
classifica per il cromo, con la centrale Enel, aggiudicandosi il nono posto. Per il
benzene è nona Italiana Coke, che produce coke, solfato ammonico, catrame greggio, zolfo
ed energia elettrica. E infatti ieri un presidio di volontari ha presidiato lo stabilimento
proprio per lanciare l'allarme sui quattro impianti liguri. «Italiana Coke è in Italia
tra i maggiori produttori in atmosfera di benzene, con 14.809 Kg e di idrocarburi
policiclici aromatici (Ipa) con 52 chili» dice il rapporto e il presidente del circolo
Cairo Montenotte e Val Bormida, Armando Chinazzo, spiega che le criticità ambientali
derivano dalla vetustà degli impianti, soprattutto delle camere di distillazione, il
cui ultimo rifacimento risale agli anni '60». Gli altri tre impianti messi sotto accusa
in Liguria sono nel settore termoelettrico. La centrale Enel della Spezia
La centrale Enel nel porto di Genova
NO inquinamento! -
Una delle "battaglie" del
M.I.L.
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