Primo intervento nel CC di Genova
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Relazione di apertura del Consiglio comunale di Genova
Lega Nord Liguria

Con profondo cordoglio e viva preoccupazione la Lega Nord Liguria prende atto che il magistrato dott. Adriano Sansa è stato eletto Sindaco della città di Genova.

D'altra parte in queste elezioni amministrative la Lega Nord Liguria è diventata la prima forza politica della città, pur essendo seconda per rappresentanza comunale a causa dei meccanismi elettorali previsti dalla legge sull'elezione diretta del sindaco. Resta tuttavia il fatto che nel precedente Consiglio comunale la Lega Nord Liguria disponeva di 5 consiglieri su 80, mentre in questa consultazione essa ha ottenuto ben 10 seggi su 50 con un incremento percentuale di oltre il 200%! Inoltre, con orgoglio e fierezza la Lega Nord Liguria segnala che tutti i consiglieri eletti sono cittadini "normali" nel senso che tutti svolgono una attività produttiva nella società: in particolare nessuno di loro risulta essere “funzionario di partito”, cioè nullafacente al servizio di apparati partitocratici finanziati con le tangenti, come invece risulta per altre forze politiche.

Anche alla luce di queste considerazioni, la Lega Nord Liguria non può e non intende esimersi da funzioni di governo della città di Genova. E quindi viva e grande è la nostra preoccupazione per una serie di buone ragioni che ritengo necessario esplicitare, anche se sommariamente. In primo luogo occorre commentare brevemente sulla figura politico-amministrativa del Sindaco eletto, dott. Sansa. Egli, infatti, ha ampiamente dimostrato in campagna elettorale come parole, frasi e argomentazioni abili e speciose si prestino a coprire il vuoto programmatico e pragmatico ripetutamente occultato da accenni ad una idealità ingannevole della quale ci apprestiamo a subire le conseguenze nei prossimi quattro anni. Ancora, al di là di accattivanti richiami a generici sentimenti di solidarietà, l'uomo stesso ha rivelato quanto il suo atteggiamento sia spigoloso, intollerante e intemperante - 'n'ommo pin de sosta si dice a Genova - e questo, purtroppo, renderà più difficoltosa l'intesa, più complesso il dibattito democratico, più faticoso il cammino amministrativo.

Secondariamente, la scelta della squadra assessorile sembra ispirarsi più a logiche spartitorie tra le forze della coalizione che ha sostenuto il dott. Sansa in campagna elettorale che al tanto millantato riferimento a capacità e professionalità. Per talune deleghe assessorili, infatti, non si evince immediatamente la professionalità e la capacità dell'assessore, mentre appare incontestabilmente chiaro lo schieramento politico di appartenenza. La Lega Nord Liguria giudica negativamente il fatto che, appena eletto, il Sindaco mostri così palesemente il proprio attaccamento ai partiti e che subisca così passivamente il fascino delle logiche spartitorie dal quale, per raccogliere voti in campagna elettorale, si è sempre professato immune.

Infine, le forze che hanno ottenuto i 30 seggi della cosiddetta maggioranza ripropongono pedissequamente, pur facendo ricorso a subdole operazioni di cosmesi politica, la formula consociativa e litigiosa che ha vessato la nostra bella e martoriata Genova e che ha imperversato nel malgoverno, palese ed occulto, dell'Italia intera. La maggioranza consiliare rappresenta una sintesi di forze reazionarie, conservatrici e intolleranti che per 45 anni si sono cimentate nello sfascio della città e delle sue istituzioni di governo. Impossibile che nei futuri quattro anni possa accadere ciò che non è accaduto in un lasso di tempo dieci volte maggiore! Ma così ha voluto la maggioranza dei cittadini e così sia nel pieno rispetto della volontà popolare.

Va però ribadita con forza e rinnovato impegno la volontà della Lega Nord Liguria di essere, pur dai banchi dell'opposizione, una forza di governo e un affidabile interlocutore delle esigenze e delle aspettative, giuste e inderogabili, di Genova e dei suoi cittadini. I gravissimi problemi che affliggono Genova non possono certo essere risolti con il demagogico ottimismo ostentato dal dott. Sansa in campagna elettorale. Non si risolvono certo con elaborata dialettica il problema dell'occupazione, il rilancio dell'attività portuale, il degrado urbano e sociale del centro storico, il disastroso assetto idrogeologico del territorio, in massima parte causato da scelte dolose di chi ha precedentemente amministrato e che ora siede in questo Consiglio con ben 22 seggi, e la miriade di problemi forse minori, ma che danno il senso della vivibilità e della gradevolezza della città - un esempio per tutti la pulizia delle strade.

Ma esistono, e non sono meno gravi, i problemi delle categorie produttive, della piccola e media impresa, dell'artigianato, dei commercianti, degli imprenditori. Già sapevamo, e abbiamo maggiormente imparato durante la campagna elettorale, che grandi sono i disagi sopportati da queste categorie al punto che oggi appare eroica la tenacia con la quale questi operatori, malversati da incapaci amministratori senza scrupoli, combattono per acquisire un minimo spazio vitale che permetta alla loro azienda una decorosa sopravvivenza. Riteniamo di essere nel vero pensando che queste categorie ci abbiamo dato piena fiducia e si aspettino da noi un ampio sostegno.

Ma qui in questa sede la nostra più viva preoccupazione e il nostro maggior impegno sono rivolti ai cosiddetti “ceti deboli”. Infatti, gli artefici della restaurazione, qui rappresentati in ampia maggioranza, primo fra tutti il PDS, si sono rivolti ad essi con promesse strumentali, finalizzate alla conquista del Comune, relegando ad un ruolo secondario la fattiva realizzazione del programma. E non dimentichiamo che il programma, in quanto tale, è un'insieme di parole, una dichiarazione di intenti che attende, e attenderà chissà per quanto, una reale fase di realizzazione.

Ed è proprio a tutela degli interessi legittimi degli anziani, dei giovani, dei disabili, dei malati, dei tossicodipendenti, dei disoccupati, secondo noi seriamente raggirati nel compiere la scelta elettorale che ha tragicamente consegnato l'amministrazione di Genova nelle mani di coloro che l'hanno così male gestita - emblematica è la fine della giunta Burlando - ebbene è proprio a tutela dei “ceti deboli” che il gruppo consiliare della Lega Nord Liguria intende qualificarsi come forza di proposta, di stimolo e di controllo circa l'operato di questo Consiglio. Per questo la nostra opposizione sarà attenta, severa e inflessibile, pronta a denunciare con tutti i mezzi e in tutte le sedi ogni manchevolezza, ogni venir meno agli interessi legittimi della gente e alle nutrite speranze di un vero cambiamento della gestione della città.

Non si tranquillizzi il Sindaco neo-eletto: si ricordi il dott. Sansa di ciò che ha detto in campagna elettorale: l'amministrazione di Genova come la realizzazione di un sogno, ossia come qualcosa di vago, di onirico, come d'altra parte è nel suo stile. E non si dimentichi che qualche volta i sogni diventano incubi.

Franco Bampi