Università e leggi da applicare
politica@francobampi.it
 

Home ] Su ] [ Indietro ]
Precedente ] Successiva ]
 

L'Indipendente Lunedì 21 giugno 1993
Tribuna Aperta
Lettere e Fax all'Indipendente

Ritengo che molte posizioni espresse circa l'Università, anche attraverso le colonne de L'Indipendente, siano, se non interessate, quanto meno superficiali. Infatti, il più controverso problema che tormenta ormai da oltre un decennio l'Università è la situazione normativa dei personale docente. Citando brani di legge: "Il ruolo dei professori universitari comprende le seguenti fasce: a) professori straordinari e ordinari; b) professori associati". Ora i compiti delle due fasce sono di poco diversi. ma "lo stipendio spettante ai professori appartenenti alla seconda fascia è pari al 70 per cento di quello spettante, a parità di posizione al professore della prima fascia". Ancora, i professori di prima fascia sono i cosiddetti "baroni" e, come tali, vanno combattuti da tutte le forze democrazie (associati, ricercatori, personale non docente). Ma come combattere i baroni? Intanto facendo della propaganda. Licealizzare e quindi declassare l'Università, richiedere democrazia e rappresentanze paritetiche negli organismi di governo, annullare ogni differenza tra i ruoli per giungere ad annullare ogni differenza tra gli stipendi. Bel programma! Vogliamo davvero che l'Università si rinnovi? Ebbene tralasciamo i problemi della corporazione e adoperiamoci per rendere l'Università efficiente sotto il profilo aziendale. Coerentemente chiediamo la piena applicazione alle Università della legge 29/1993 nella quale, saggiamente, "il principio cardine è la distinzione tra direzione politica e direzione amministrativa". E' evidente che ciò eliminerebbe alcune "discrezionalità" amministrative e implicherebbe un maggior controllo sulla spesa. Personalmente ritengo che si debba restituire dignità alla funzione dell'Università. che ricordo è quella "di promuovere il progresso della scienza e di fornire la cultura necessaria per l'esercizio degli uffici e delle professioni". In sintesi ritengo che solo con una mirata applicazione dei tre principi guida della Lega Nord - federalismo, autonomia, liberismo - si possa giungere a strutture universitarie "regionali" capaci di offrire un servizio serio e decoroso ai cittadini.

Prof. Franco Bampi, Genova