Scrive il consigliere della Lega, Bampi
Dal consigliere della Lega, Franco Bampi, riceviamo e
pubblichiamo.
Ha ragione Roberto Orlando che sul fondo del "Lavoro" del 14 dicembre
1994 chiede all'assessore Villa di considerare l'eventualità di dimettersi. Orlando è
invece impreciso quando conclude: "Assessore, si accomodi, si rilassi e riprovi.
Magari dai banchi dell'opposizione". Infatti, il vessatore Villa è stato eletto
nella lista dei Verdi, ma, secondo il dettato legislativo, ha dovuto rinunciare
alla carica di consigliere comunale per assumere il ruolo di assessore, esattamente
come ha dovuto fare Longhi, eletto nelle file del Pds. Chiedo allora io se
Villa saprà rinunciare al suo ruolo pubblico, non essendo reintegrabile come
consigliere comunale, e avere il coraggio di dimettersi davvero.
Purtroppo temo che Villa non ci pensi neppure a dimettersi. Il Vessatore
mostra sintomi di paranoia amministrativa identificando nell'auto privata la
causa di tutti i mali, il demonio da esorcizzare. Avuto dall'incauto Sansa la
delega assessorile, egli sta gustando il potere di decidere per il
"bene di tutti" e pare indifferente alle smentite del suo delegante
e alle ribellioni della città causate dalle intemperanze assessorili.
Caro Orlando, l'appello che Lei fa va rivolto al Sindaco. Se, come invitato
pubblicamente da Signorini, il Sindaco si esercitasse nella virtù cardinale
della prudenza, la città non dovrebbe assistere a ignobili battibecchi tra
Sindaco e Governo romano, il Sindaco avrebbe più tempo per dedicarsi a Genova e,
nelle pause di riflessione, non dubito che anche Sansa capirebbe che la rimozione
d'autorità del vessatore Villa sarebbe l'unica strada percorribile per risolvere
gli attuali conflitti all'interno della Giunta da Lui nominata. Oppure, per il
bene superiore della città il Sindaco stesso potrebbe valutare opportuno di
dimettersi.
Lega Nord Liguria
Il Consigliere Comunale
Prof. Franco Bampi
Genova, 14 dicembre 1994
Replica Roberto Orlando:
Il professor Bampi, in realtà, ha capito benissimo che non si tratta di una
"imprecisione". Quel "magari dai banchi dell'opposizione" è un invito a Villa, ma
soprattutto al gruppo verde, adeguatamente rappresentato in consiglio, a riflettere
sul suo ruolo in seno alla maggioranza fino alle estreme conseguenze politiche. Ma
l'interpretazione letterale della frase offre al professore l'occasione di
diagnosticare per Villa "sintomi di paranoia amministrativa" e ebbrezza di potere.
Non concordiamo sul referto: sinceramente, non ci pare che Villa si possa definire
un "integralista verde".
Per noi il punto resta un altro: se Villa detiene o meno un po' di "potere".
Infatti, nessuna delle sue iniziative in materia di traffico, finora, è stata accolta
dalla Giunta. Ed è proprio per questo che rinnoviamo l'invito a meditare
sull'eventualità di tornare all'opposizione. Con le inevitabili ripercussioni
sulla solidità della maggioranza
(r. o.) |