L'assessore al traffico cambia la città
politica@francobampi.it
 

Home ] Su ] [ Indietro ]
Precedente ] Successiva ]
 

Il Lavoro - Repubblica Domenica 25 agosto 1997
Intervento

Il capogruppo del Polo Nord critica le scelte della giunta in materia di circolazione

Abituato come sono a parlar schietto, non posso esimermi dal sottoporre all'attenzione dei cittadini genovesi la qualità dell'azione amministrativa esercitata dall'assessore al traffico Piermario Villa che, in questa estate dal tempo incerto, ci imbonisce con le sue taumaturgiche ricette per la soluzione dei problemi del traffico nella città di Genova. Il fatto che non deve passare inosservato e che va evidenziato con forza e tenacia è il seguente: il vessatore Villa, dubitando di una riconferma nel prossimo ciclo comunale, intende usare il potere che egli temporaneamente amministra per modificare "fisicamente" la struttura della città affinché da un lato sia sempre più complessa la circolazione privata, dall'altro sia molto oneroso, per le prossime amministrazioni, modificare le scelte da lui effettuate.

***

Va infatti rilevato che l'azione del vessatore Villa non si limita a semplici riordini della circolazione o all'attuazione di scelte gestionali ritenute più congrue per il beneficio e il "comodo" (una volta si diceva così) dei cittadini: le semplici ordinanze e gli atti amministrativi sono troppo poco per lui. Stimolato dalla fiamma ideologica che gli brucia nel cervello ed ossessionato dal male del secolo, l'automobile privata, il verde Villa, da quando l'Eletto (ovviamente mi riferisco all'ineffabile sindaco Sansa) gli ha offerto ingenuamente la leva del potere, ha deciso di intervenire il più pesantemente possibile.

Irremovibile nella sistemazione dei cordoli in corso Buenos Aires e in via Roma, strade ora agonizzanti; instancabile a pedonalizzare largo San Giuseppe, ora una piazza squallidamente vuota; risoluto a porre paletti e ignobili catenelle di acciaio cromato in via Galata, in via Colombo, in via Balbi incurante, anzi stimolato, dalle proteste dei commercianti che già stanno cercando un altro lavoro, nonostante la congiuntura occupazionale; gaudente della pedonalizzazione del centro storico che crea serissimi problemi per la distribuzione delle merci ai commercianti; perverso nella vergognosa divisione di via Garibaldi, già via Aurea, effettuata con due paletti, una catena cromata ben dieci lucchetti!

***

Ma nulla può la fantasia dei normali amministratori in confronto a quella vulcanica e frizzante del vessatore Villa! Già pensa di chiudere al traffico via XX Settembre: meglio quindi collegare fisicamente tra loro tutti i marciapiedi, chiudendo con un marciapiede gli sbocchi in via XX Settembre di via Galata, via Cesarea, via Fiasella, eccetera, eccetera. Ma il paradosso verrà raggiunto in corso Europa con la corsia centrale dei bus che, oltre a costare cinque miliardi e a rappresentare un pericolo per i viaggiatori, toglie ben un migliaio di parcheggi dei quali, assicura il Vessatore, oltre seicento non vanno conteggiati perché irregolari!

In conclusione chiedo ai cittadini: un tizio che, per nostra sventura, viene nominato assessore da un sindaco poco accorto ha diritto di modificare fisicamente la città con nuovi marciapiedi, cordoli, catenelle, paletti, corsie strambe e strampalati cartelli stradali, creando solo problemi alla popolazione, senza risolverne alcuno?

Prof. Franco Bampi
Capogruppo del Polo Nord
Comune di Genova

Genova, 24 agosto 1996