È ormai evidente la differenza che esiste tra la sinistra di potere e le
forze politiche ad essa alternative. Come riporta la stampa cittadina, siccome
l'accordo con Rifondazione Comunista comporta la perdita di alcuni consiglieri
comunali per l'Ulivo, le forze minori dell'Ulivo fanno pressioni per
avere in Giunta un numero significativo di assessori. Oltre naturalmente a
quelli pretesi da Rifondazione e dal Pds. Qualunque sia la risposta del candidato
Pericu, il segnale politico è chiaro e resta grave: ai partiti della
sinistra e ai loro reggicoda non interessano le capacità dei possibili
assessori, ma solo il colore della tessera che essi hanno in tasca.
Profondamente diverso è il discorso dall'altra parte. Né Signorini prima,
né Eva poi, né ora Castellaneta hanno promesso assessorati o indicato
eventuali assessori per motivi di appartenenza politica. Anzi, va sottolineato
come il Polo per le Libertà abbia affermato il suo appoggio per
Castellaneta senza chiedere nulla in cambio. In realtà perdendoci qualcosa:
se Castellaneta vince, il Polo perde tre consiglieri! Da quanto leggiamo
non sanno fare altrettanto gli avversari del Polo. Bisogna dirlo a voce
alta: mentre a sinistra si fanno calcoli di bottega e si spartiscono i
posti per gratificare le mire di potere di ognuno, Castellaneta propone un
governo della città libero da condizionamenti e che il Polo non intende condizionare,
un governo fatto di uomini liberi che rispondono solo al sindaco
e che lavorano per Genova e per i suoi cittadini.
Questi sono fatti importanti, che devono far riflettere tutti noi. Tuttavia
da soli non bastano per una scelta responsabile che vada al di là delle
simpatie politiche di ognuno. Personalmente io non penso che si debba votare
un candidato piuttosto che un altro basandosi solo sulla vicinanza politica.
Per questo, a differenza dei predicatori della sinistra che denigrano Castellaneta,
io mi astengo dal criticare Pericu, che pure è molto criticabile,
per indicare, invece, alcuni motivi in positivo per i quali ho scelto di
appoggiare e di votare Castellaneta.
Innanzi tutto Sergio Castellaneta dà ampie garanzie di essere un buon sindaco.
La sua storia personale, il suo impegno per la gente, la sua passione
per la verità, la schiettezza del suo linguaggio sono fatti noti che
Castellaneta offre a tutti mettendo in gioco se stesso e quella credibilità
che ha raggiunto con anni di presenza puntuale sul territorio genovese.
Per amministrare la nostra Genova Castellaneta vuole con sé persone
capaci e disinteressate ed è pronto a sostituirle se saranno inadeguate
a fare l'interesse della città. Infine Castellaneta non è stato
seduto su poltrone di rappresentanza, ma si è sempre mosso per la città,
per conoscere di persona i problemi e per individuarne le soluzioni: il
sindaco Castellaneta continuerà a fare così.
Ancora, Castellaneta offre oggi una speranza e un sogno a tutti i genovesi di
tutti i partiti, agli indecisi, ai delusi, a chi a rinunciato a credere. Oggi
possiamo sperare di cambiare davvero e possiamo sognare una Genova nuova: pulita,
ordinata e produttiva. In ultimo non possiamo dimenticare che il declino di Genova,
che è sotto gli occhi di tutti, è il risultato di venticinque anni di mal governo
della sinistra che ha avuto interesse a consolidare il proprio potere invece di
far del bene alla città. E questo lo sanno bene non solo i ceti produttivi e
imprenditoriali, i commercianti e gli artigiani, ma lo sa soprattutto chi vive
nelle periferie, nel centro storico, al Cep di Voltri, alla Diga di Begato,
alle Lavatrici di Prà, lo sanno i cittadini che vedono ogni giorno Genova
deperire nella “rumenta” e nel disordine. Voto Sergio Castellaneta anche
per non perdere l'occasione di mandare chi ci ha mal governato a meditare
tra i banchi dell'opposizione.
Franco Bampi
Esponente di Forza Italia
Genova, 24 novembre 1997
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