Autovelox, una subdola gabella
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Il Lavoro - Repubblica Lunedì 24 maggio 1999
Intervento

[ commento satirico ]

È sabato. Come spesso accade, verso la mezzanotte percorro la sopraelevata per andare a prendere mio figlio in Corso Italia. All’immissione nella sopraelevata della strada proveniente dalla distrutta Via Madre di Dio, una pattuglia della Polizia Municipale sta sistemando l’inesorabile autovelox. Spesso, di sabato notte, l’autovelox viene sistemato sulla sopraelevata, in Via Adamoli (limite 50 Km all’ora!) oppure nella strada verso Nervi. Così mi viene da riflettere: a cosa servono tutti questi autovelox? Certo non a prevenire gli incidenti del sabato sera! Chi viene multato, infatti, lo sa dopo qualche mese, quando ha difficoltà a ricordarsi dell’infrazione.

Inoltre, se il vero scopo fosse quello della prevenzione, il Comune e le altre autorità che possono elevare le contravvenzioni dovrebbero, con martellante continuità, avvisare i cittadini che in questa e in quella via saranno installati gli autovelox in modo da ottenere, per timore della contravvenzione, una vera limitazione e un reale controllo sulla velocità. Infine, se la velocità deve essere davvero limitata (sono appropriati i 60 Km orari sulla sopraelevata quando tutti viaggiano a 80?), si possono installare i dossi dissuasori. Nulla di tutto questo. Il Comune, sornione e in silenzio, ordina alla Polizia Municipale di andare a fare multe il sabato sera: meglio se nascosti e se le multe sono tante: forse ci scappa anche un premio!

È questo il vero scopo dell’autovelox: costituire una subdola gabella per rimpinguare le casse del Comune avendo a disposizione la moralissima spiegazione che la contravvenzione è stata elevata agli infrattori del Codice della Strada! Ritorno a casa e faccio vedere a mio figlio l’autovelox e le due macchine fotografiche. A fianco, su un’anonima automobile come fanno i “pali” durante i furti, due poliziotti municipali: obbedienti alle disposizioni, devono essere presenti per controllare gli strumenti (che valgono qualche decina di milioni) senza farsi scorgere. Ho provato una gran pena.

Prof. Franco Bampi
Responsabile Dipartimenti
Forza Italia

Genova, 23 maggio 1999


Il Lavoro - Repubblica Domenica 30 maggio 1999

Enzo Costa Di questo spasso

Venerdì 4 - A proposito di politici e veicoli, largo all'"Auto Bampi". Nel senso di guai a immortalarlo con l'autovelox: altrimenti chi ci salva da un altro suo furibondo corsivo sul Lavoro-Repubblica?