Da Franco Bampi, responsabile dipartimenti di Forza Italia,
riceviamo e pubblichiamo:
IL FATTO. La sera del giorno 2 febbraio 1998 presso il cinema Verdi di
Via XX Settembre si teneva una rappresentazione teatrale per beneficenza. Lo
spettacolo incominciava alle ore 20.30 e, come molti, ho parcheggiato l’autovettura
in Piazza De Ferrari. Alle ore 21,20 fui multato insieme ad altri "benefattori".
PRIMO COMMENTO. Avrei preferito dare le 128.200 lire in beneficenza e non
al vorace Comune di Genova. E se c’era l’esigenza di far rispettare il divieto, i
vigili dovevano venire alle ore 20, sapendo, come di certo sapevano, che lo spettacolo
cominciava mezz’ora dopo. Ma, in tal caso, niente multe ... Ovviamente ho segnalato
oralmente l’inopportunità di elevare queste contravvenzioni all’assessore
competente Merella.
IL PAGAMENTO. In data 4 giugno 1998 ricevo la contravvenzione da pagare che
pago in data 10 giugno 1998.
LA CARTELLA. In data odierna, 8 aprile 1999, ricevo una cartella esattoriale
in cui mi si intima di pagare 279.200 lire entro il 10 aprile 1999 pena la notifica
dell’avviso di mora. La busta è priva di data e reca la dicitura "Genova, San Paolo
Riscossioni S.p.A., Concessionario della Provincia di Genova". Così uno pensa subito
a un tributo provinciale. Aprendo e ispezionando le scritte microscopiche si intuisce
dopo un po’ che si tratta di una contravvenzione, Con cura e fantasia si scopre che
il numero 020298 può essere la data in cui la contravvenzione fu elevata.
LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI. Penso allora di telefonare alla San Paolo
riscossioni: il numero non è sull’elenco. Lo ottengo telefonando ad una agenzia.
Telefono. Una segreteria mi informa che devo chiamare in una fascia oraria stabilita.
Telefono in tale fascia. Nessuno risponde, nemmeno la segreteria. Decido di chiamare
l’ufficio contravvenzioni del Comune. Cerco invano il numero di tale ufficio: non è
sull’elenco. Passando dal centralino di Tursi, con relativa caduta della linea
telefonica, scopro che devo recarmi al Comando dei Vigili in Piccapietra per
risolvere la questione, avendo io già pagato la contravvenzione nei termini
corretti.
SECONDO COMMENTO (più che un commento molti quesiti). È corretto che si
riceva un avviso di pagamento due giorni prima senza che la busta rechi alcuna
indicazione circa la data di spedizione dell’avviso? È corretto che nell’avviso
di pagamento non sia evidenziato, in italiano corrente, la motivazione per cui
questo pagamento è richiesto? È corretto che due numeri telefonici importanti per chi,
come me, si trova in situazioni di assoluta correttezza non siano messi sull’elenco
telefonico? È corretto che vengano notificate contravvenzioni pagate
regolarmente?
E se al posto mio ci fosse un cittadino qualunque, poco pratico di burocrazia
(opprimente!) come farebbe a togliersi dall’impiccio?
Allora: si notificano così le contravvenzioni già pagate?
Prof. Franco Bampi
Responsabile Dipartimenti
Genova, 8 aprile 1999
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