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Olinews
Martedì 29 marzo 2011
Sì al "no" (ma se olofrastico)
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FBW
Sperando di contribuire al miglioramento della qualità di “Oli” segnalo che, nel
bell’articolo della prof. Marta Sereni,
http://www.olinews.info/2011/03/oli-294-scuola-lettera-di-una.html
a un certo punto si legge «Cattolici e non:...» Bene, l’italiano è errato. In
italiano corretto si dice «Cattolici e no». Per saperne di più si veda qui
http://www.francobampi.it/franco/lingua/no_olofrastico.htm
Ho ritenuto di segnalare la cosa che riguarda una delle mie due battaglie (già
perse, purtroppo) sul mantenimento del “no olofrastico” e sull’intransitività del
verbo “inerire” (si dice “inerente a” e non “inerente il”).
Cordialmente,
Franco Bampi
http://www.francobampi.it
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http://www.francobampi.it/franco/
http://www.francobampi.it/zena
http://www.zeneize.net/
http://www.mil2002.org
http://mil.forumfree.org
http://www.liguriaindipendente.org
http://www.diptem.unige.it/bampi/
°°°
Rispondo volentieri al professor Bampi, che, nelle sue vesti di esponente del
Mil, conosco bene per essere stato spesso illuminato -
direttamente o indirettamente - dai Lanternini satirici di Enzo Costa (e talora
dalle mie vignette che li illustrano sul web).
In questa occasione, tuttavia, mi schiero a spada tratta al fianco del
professore impegnato nella battaglia per il mantenimento del "no" olofrastico. Non
tutto è perduto, non si avvilisca! In nostro soccorso scende in campo anche un
cavaliere (no, non quel Cavaliere...) della lingua italiana di tutto rispetto:
Luca Serianni, che ha scritto un interessante intervento, riguardante proprio l'uso
dell'avverbio olofrastico, apparso su La Crusca per Voi (n. 11 ottobre 1995),
articolo che può essere ritrovato seguendo questo
LINK.
Il nostro comune impegno di difensori della lingua italiana (ma non
dimentichiamo che il professor Bampi è anche uno dei
massimi
esperti della lingua genovese) non ci faccia però perdere di vista il contenuto
- a mio avviso condivisibile - della lettera della professoressa Marta Sereni che,
con l'episodio riportato, rivela ancora una volta lo stato di sofferenza
dell'istruzione pubblica.
Un saluto cordiale
Aglaja
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