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Il SecoloXIX
Domenica 31 gennaio 2010
Sangue e polemiche
Dal 26 novembre del 2008 una targa in piazza Corvetto ricorda "il sacco di Genova"
ad opera dei bersaglieri di La Marmora, spediti contro la Superba che aveva osato
ribellarsi ai Savoia, chiedendo la ripresa della guerra all'Austria. La targa si
trova a pochi metri di distanza dal monumento equestre a Vittorio Emanuele II (foto),
il “re galantuomo” che ordinò il massacro dei genovesi e in seguito si complimentò
con La Marmora per avere liberato la città dalla “vile razza di canaglia infetta”.
L’iniziativa voluta dal Mil, il Movimento che propugna l’indipendenza della Liguria,
ratificata con voto unanime dal consiglio comunale
genovese, non mancò comunque di sollevare qualche polemica. Secondo don
Paolo Farinella era stato fatto un
“minestrone di date e di eventi diversi” accostando l’annessione forzata della
Repubblica di Genova al Regno Sabaudo, decretata dal Congresso di Vienna nel 1814,
alla carneficina del 1849. Nel 2002 il senatore Aleandro Longhi presentò
un’interpellanza per
chiedere il risarcimento dei danni da parte dei Savoia: 721 mila lire di allora,
diventate due miliardi.
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