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Il Giornale

Giovedì 16 marzo 2006


Botta e risposta tra lettori sul tema dell’indipendenza della nostra regione nell’ambito del dibattito sull’identità promosso dal nostro giornale

«Riscopriamo i diritti storici della Liguria»

L’antica Superba

La Repubblica di Genova non ha mai fatto guerre di conquista, ma solo conquiste commerciali

Caterina Ghio

 

UN’ANTICA STAMPA della Genova del Medioevo

 

Mi chiamo Caterina Ghio e faccio parte del Mil. Rimando sicuramente al mittente l'accusa di necrofilia archeologica che ci fa il signor Glauco Berrettoni che parla con rimpianto e nostalgia della Grecia e di Roma.

Riporto l'ultima frase del suo articolo: «Se vogliamo parlare di origini e di identità, parliamo di Italia, di Grecia e di Roma».

Noi ci riferiamo alla Repubblica di Genova nata sulle ceneri di un impero, quello romano, sicuramente e archeologicamente più datato che non la Repubblica genovese; Impero romano costruito su guerre di conquista che certamente non avranno visto tutte le popolazioni conquistate consenzienti e sul quale il signor Glauco Berrettoni preferisce fondare i suoi valori.

Invito il signor M. Lauro a informarsi meglio, noi siamo ben svegli caro Signore ed è inutile che cerchi di ridicolizzare chi si adopera per recuperare valori e tradizioni validissime.

Matteucci parlando del popolo ligure lo ha definito protagonista della storia mondiale, il suo «cala trinchetto», signor Mauro, è perlomeno inopportuno perché fino al 1492 il Mediterraneo rappresentava tutto il nostro mondo.

Devo farLe un appunto anche sullo statuto albertino che non è stata una conquista popolare, ma la gentile concessione di un sovrano che non poteva fare altrimenti. Lo Stato italiano inoltre non è l'erede del Re Sole o di Mazarino, ma di un Vittorio Emanuele II che ha fatto saccheggiare questa città nel 1849 (aprile) facendo stuprare donne giovani e vecchie e uccidendo parecchi genovesi: un re davvero democratico, proprio galantuomo!

La Repubblica di Genova al contrario di altre Nazioni o Imperi, non ha mai fatto guerre di conquista, tanto è vero che non ha mai accresciuto il suo territorio, le sue conquiste erano semmai solo commerciali.

Lei si riferisce alla Meloria e al prigioniero Marco Polo come rappresentante dei veneziani vinti. Cosa dovevano fare i genovesi, viste le continue incursioni di quelli che allora erano i nemici: farselo mettere eufemisticamente in quel posto? Esiste ancora quella parola che si chiama autodifesa? O in certi ambienti radical chic crea disagio?

Certo oggi è meglio per certuni dare spazio alle culture e alle tradizioni degli altri e con manovre masochiste affossare e dimenticare le proprie.

Noi non parliamo di razze o etnie, parliamo di idee, di culture, di identità e di valori per rispondere a A.O. Freda che fa riemergere teorie sulla purezza della razza, teorie, ribadisco, dalle quali il Mil e i suoi aderenti sono ben lontani.

Lungi da noi fomentare odi innaturali: siamo un movimento pacifico che vuole affermare quelli che sono i diritti storici e imprescrittibili della Liguria.

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