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...o ci rassegnano ad essere una regione marginale nello scenario nazionale ed internazionale oppure dobbiamo creare le condizioni per recuperare... un ruolo di peso... La parola chiave è "Mediterraneo"... perché la Liguria giochi davvero un ruolo da protagonista sullo scenario nazionale ed internazionale

 

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LA REPUBBLICA - IL LAVORO
Lunedì 17 novembre 2003
L'INTERVENTO

Duecento sindaci: è l'ennesima occasione persa

Giorgio Pagano


Cara Repubblica, il nodo cruciale per la Liguria è oggi scegliere una prospettiva di sviluppo in grado di darle un futuro. Siamo davvero ad un bivio: o ci rassegnano ad essere una regione marginale nello scenario nazionale ed internazionale oppure dobbiamo creare le condizioni per recuperare, seppur in modo diverso rispetto al passato, un ruolo di peso come si addice ad un territorio, quale il nostro, che per posizione geografica e per potenzialità può essere il naturale crocevia di una complessa e articolata rete di relazioni tra il Mediterraneo e l'Europa. Questi temi che, intervenendo alla convention dei sindaci liguri indetta dalla Regione, ho posto all'attenzione del Presidente Biasotti. La nostra regione ha bisogno di un'identità unitaria forte e di un progetto di governo capace di aggredire i problemi in campo e di restituirle il ruolo nazionale e internazionale che le compete. La parola chiave è "Mediterraneo": porti, turismo, logistica, crocevia con l'Europa. Questo progetto può essere vincente solo se costruito e attuato da una regione unita con un'identità capace di fare partenership con i diversi territori confinanti in una logica di integrazione strategica. Per regioni piccole come la nostra diviene infatti determinante comporre in un disegno unitario le molteplici risorse e potenzialità presenti sull'intero territorio. L'obbiettivo al quale lavorare assieme è superare la frammentazione interna, uscire dall'isolamento e dialogare al meglio con le realtà limitrofe. Un obbiettivo raggiungibile solo se saremo capaci di creare, con grande equilibrio, le condizioni perché tutte le province della Liguria possano dispiegare ciascuna le proprie peculiari potenzialità relazionali con realtà contigue quali, ad esempio, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana. La nostra naturale propensione al confronto extraregionale deve certo tradursi in un vantaggio competitivo per i singoli territori, ma sempre nell'ambito di un progetto unitario della Liguria come crocevia tra Mediterraneo ed Europa. Proprio in questa prospettiva i nostri porti dovrebbero sempre più fare sistema, così come la rete infrastrutturale dovrebbe rispondere ad un'esigenza complessiva di competitività per la Liguria. Quando rivendico più attenzione alla mia città - lo dico anche in riferimento alle recenti polemiche con Biasotti - penso proprio a questa idea di regione. Se, come in questi anni, si continuassero a privilegiare alcuni assi rispetto ad altri, si farebbe un errore fatale che condannerebbe alla marginalità l'intera Liguria. È giunto il momento di mettere da parte miopi egoismi e di muoversi con più lungimiranza. La convention indetta dalla Regione è stata da questo punto di vista l'ennesima occasione mancata. Il Presidente Biasotti ha ancora una volta eluso i temi davvero strategici per il futuro della nostra regione, confermando le previsioni di chi temeva che la due giorni genovese fosse - come è stata - solo una nuova trovata propagandistica. Si sta lavorando alla definizione dello Statuto regionale. Sarà questo un nuovo banco di prova per misurare la reale volontà della Regione di stabilire rapporti di collaborazione più stretti e continuativi con gli enti locali. Determinante diviene dunque l'attribuzione di poteri e funzioni al Consiglio delle Autonomie Locali come sede permanente di confronto e di elaborazione condivisa di strategie unitarie di rilancio della Liguria. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Come sempre, La Spezia è pronta a fare la propria parte, a partire dalle esperienze di governo fondate sulla condivisione [e] cresciute in questi anni nella nostra e in altre [comunità] liguri. SI tratta di esperienze che, come da tempo proponiamo, devono trovare un momento di sintesi a livello regionale. In questo modo si creeranno le condizioni perché la Liguria giochi davvero un ruolo da protagonista sullo scenario nazionale ed internazionale.

Sindaco della Spezia

 

La posizione del M.I.L.

Il futuro della Liguria - Comunicato stampa del 16 novembre 2003
La Repubblica Mediterranea - Volantino del 15 novembre 2003

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