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LA REPUBBLICA - IL LAVORO Veschi (DS): i pericoli dell'integrazione Genova-Savona "La metropoli del mare? C'è il rischio di localismi" La "metropoli del mare"? Parliamone ma con molta attenzione. E comunque l'integrazione tra Genova e Savona non deve andare a scapito delle altre zone della Liguria, La Spezia in testa. Avverte Moreno Veschi, consigliere regionale DS: «Non mi convincerebbe una sottolineatura di una "strategia separata" di porzioni di territorio ligure». Il timore di Veschi, insomma, è quello che l'asse Genova-Savona (ma lui preferisce parlare di "sinergia tra territori contigui") vada a scapito dello sviluppo degli altri territori. Tanto è vero che il consigliere DS si premura di rilevare che «sulla questione fondamentale delle infrastrutture saremmo tutti vincenti se mantenessimo ferme tre priorità come è nei programmi del centrosinistra: terzo valico, raddoppio Genova-Ventimiglia e Pontremolese con il corridoio del Brennero». Nella valutazione di Veschi, sembra di capire, c'è una base di sospetto e incertezza sul valore dell'alleanza Genova-Savona che porta se non alla bocciatura certo ad un riesame del progetto. E poi c'è il rischio, sottolinea Veschi, che idee come questa se fatte proprie dalla una giunta regionale come quella di Biasotti favoriscano «processi di "chiusura localistica" che non portano a mio parere da nessuna parte. Da parte della Regione, infatti, non c'è un progetto che valorizzi, attraverso l'innovazione, tutte le potenzialità che unificano la Liguria nella economia, nel tipo di produzione, nel territorio, nella cultura e nei servizi sociali». Prima di tutto, dunque, la ricerca di un'unione di fondo della varie realtà liguri: «La Liguria è forte se sviluppa, non in una logica di concorrenza al proprio interno, un ruolo unitario. Dobbiamo lavorare in questa fase - conclude Veschi - per affermare, a fronte di un centrodestra privo di strategia, un federalismo, anche all'interno della Liguria, che unisca per una regione che fa sistema».
Il futuro della Liguria
- Comunicato stampa del 16 novembre 2003 |
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