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Il Lavoro - Repubblica
Mercoledì 6 dicembre 2000
Enzo Costa
Il Lanternino
Auguri, scolari del Gianelli: studierete il genovese, e imparare una lingua se non
morta, debilitata, è duro.
Specie se il docente è Franco Bampi, forzista di fermi princìpi (una volta attaccò i
vigili per motivi ideali: l’auto multata era la sua). Quando in un mio pezzo sul Lavoro
apparve la parola errata "metereologia" (pur avendo io scritto "meteorologia"), Bampi
mi fustigò via fax. Poveri scolari: non potrete neppure imputare a refusi di stampa
i vostri errori nel dettato in zeneize.
Il Giornale
Mercoledì 9 aprile 2000
Regione, Biasotti alle grandi manovre
In posizione ancora più defilata, ma solo dal punto di vista dell’autopromozione,
è rimasto tutto questo tempo anche Franco Bampi, docente universitario a Ingegneria,
già consigliere comunale fra il 1993 e il ’97. Negli ultimi anni ha lavorato molto e in
silenzio per il partito - milita in Forza Italia - interessandosi soprattutto delle grandi
battaglie contro gli sprechi dell’amministrazione, l’inceneritore, il federalismo fiscale.
A lui hanno sempre fatto ricorso in molti, non solo Biasotti, per l’enorme archivio storico
di dati su città e Regione che conserva nell’archivio personale.
(Ferruccio Repetti)
Il Lavoro - Repubblica
Domenica 2 gennaio 2000
Enzo Costa
Di questo spasso
Tramezzino con Bampi
Lunedì 3 gennaio. Il ligure Claudio Scajola - coordinatore
nazionale di Forza Italia - sforna idee liberaldemocratiche a tutto spiano.
Prima ha escogitato un concorso a premi per i responsabili dei coordinamenti
regionali e provinciali del partito: chi fa più iscritti vince una cena
luculliana con Silvio Berlusconi (notizia vera, ndr). Ora elabora una versione
locale di tale iniziativa politica: la famiglia genovese che fa più proseliti
azzurri vince un buono mensa da consumare con Alberto Gagliardi. Alla seconda
classificata va una colazione al sacco con Ernesto Bruno Valenziano, La terza si
aggiudica un tramezzino da dividere con Franco Bampi. Per la quarta famiglia
c'è un premio di consolazione: non vince un pezzo di brioche di Luigi Grillo.
Venerdì 2 ottobre 1998
Il Secolo XIX: Nasce un dipartimento. FI punta sul centro storico. Con
notevole tempismo, anche l'opposizione si lancia a pesce sul tema del recupero
della città vecchi. Lo fa Forza Italia istituendo un "Dipartimento per il
centro storico" che avrà come missione quella di "elaborare proposte
per valorizzare il patrimonio di alto pregio della città antica oggi pressoché
in abbandono.
A dirigere il dipartimento
sarà Franco Bampi, docente di ingegneria, ex
consigliere comunale di Fi e, soprattutto, grande esperto della storia genovese.
"Il professor Bampi e i suoi collaboratori - si legge nel comunicato di
Forza Italia - eserciteranno anche una funzione di puntuale denuncia per
costituire un costante stimolo alla Giunta di palazzo Tursi che pare più
interessata ad assecondare gli interessi degli amici che quelli della città e
dei cittadini.
(Andrea Casazza)
Il Lavoro -Repubblica: Forza Italia. Il coordinamento genovese di
Forza Italia ha istituito il dipartimento per il Centro storico. Studierà i
problemi ed elaborerà proposte per valorizzare il patrimonio di alto pregio
della città antica oggi pressoché
in abbandono. Il dipartimento è coordinato dal prof. Franco Bampi. Con i
suoi collaboratori eserciterà anche una funzione di puntuale denuncia per
costituire un costante stimolo alla giunta di Palazzo Tursi che - dice un
comunicato di Forza Italia - pare più interessata ad assecondare gli interessi
degli amici che quelli della città e dei cittadini.
Il Giornale: Forza Italia. Nasce il dipartimento per il centro storico. Il
coordinamento genovese ha istituito il dipartimento per il centro storico. Si
tratta di una novità che potrebbe aprire un nuovo fronte di discussione e
trattativa con l'amministrazione. "Studierà i problemi ed elaborerà
proposte per valorizzare il patrimonio di alto pregio della città antica oggi pressoché
in abbandono" si legge in un comunicato divulgato da FI. Il dipartimento è
coordinato dal professor Franco Bampi, del quale è nota la passione per la
città antica, quartiere di cui è profondo conoscitore. Nei programmi di Forza
Italia il dipartimento dovrà esercitare un'azione di puntuale denuncia per
costituire un costante stimolo alla giunta di Palazzo Tursi.
Il Lavoro - Repubblica
Domenica 14 giugno 1998
Enzo Costa
Di questo spasso
Giovedì 18. Parte la rassegna "musica antica nel cortile di
Palazzo Tursi" (notizia vera, ndr). Vengono eseguiti pezzi classici come la
Nona (azienda chiusa) di Pericu, l'Allegro ma non troppo anzi incavolato nero di
Bampi e il Va mugugno di Castellaneta.
Sabato 8 marzo 1998
Il Secolo XIX: Bampi scagionato per la diffamazione. Le accuse a
"Città aperta". Le battaglie e le polemiche per la situazione di degrado
dei vicoli del centro storico e dei difficili rapporti tra residenti e immigrati
sono sempre state oggetto di violente contese politiche.
Tanto da sfociare, come
accaduto ieri, in vicende giudiziarie con protagonisti diversi. Come accaduto
all’ex consigliere comunale della Lif (la lega ligure federalista) Franco
Bampi che durante un consiglio comunale di un anno fa si era espresso in modo
piuttosto pesante sul tema, attaccando le iniziative di un’associazione –
Città Aperta – impegnata sul fronte dell’integrazione tra genovesi e
immigrati con iniziative sociali e politiche diverse.
Giudizi che erano stati
ritenuti offensivi e lesivi della dignità e dell’immagine dell’associazione
che aveva querelato per diffamazione Bampi, costituendosi parte civile con
l’avvocato Dario Dongo. Ieri mattina la conclusione della vicenda di fronte al
Gip Todella che ha assolto Bampi dall’accusa di diffamazione, accogliendo le
richieste del Pm Terrile e del difensore dell’ex consigliere Ferruccio
Barnaba.
L’assoluzione è stata
motivata perché il fatto non costituisce reato in quanto l’ex esponente della
Lif, oggi di Forza Italia, pur esprimendo giudizi politicamente pesanti, aveva
rappresentato il proprio diritto di iniziativa e critica politica.
I rappresentanti di Città
Aperta si erano costituiti parte civile, evidenziando la gravità dei giudizi
espressi da Bampi sulle iniziative assunte in sede sociale e politiche
dall’esponente politico.
Il Lavoro -Repubblica: La politica. Bampi assolto per la "rissa con
"Città Aperta". Nell'ambito di una discussione politica, si
possono esprimere anche apprezzamenti
particolarmente critici tali da essere considerati persino diffamatori. Questi,
probabilmente, i motivi per cui il professor Franco Bampi, ex consigliere
comunale, ieri è stato scagionato – "perché il fatto non costituisce
reato" – dall’accusa di diffamazione ai danni di due esponenti (soci
fondatori) dell’Associazione Città Aperta, un sodalizio che da anni ha a
cuore il problema degli extracomunitari e si adopera per risolverli in qualche
modo.
Il procedimento definito
ieri dal giudice Massimo Todella (piemme Giuliana Tondina) affonda le radici in
un’iniziativa dell’Associazione già nominata. Quella di aprire un
poliambulatorio (nel centro storico, in vico del Duca 43 rosso) per
extracomunitari bisognosi di cure mediche. Bampi prese la parole e criticò
pesantemente il fatto che fosse già stata autorizzata l’apertura della
struttura.
Da qui la querela, anche
perché la cronaca della discussione venne riportata con notevole rilievo dalla
stampa cittadina. Da ricordare, inoltre, che in quel periodo - si era nel 1995 -
in città c’erano forti tensioni, in particolare nel centro storico dove erano
anche frequenti scontri fra polizia, extracomunitari e persino cittadini. I due
soci dell’Associazione Città Aperta diedero mandato agli avvocati Andrea
Vernazza e Dario Dongo; quanto al professor Bampi si fece assistere
dall’avvocato Ferruccio Barnaba. Ieri la definizione della controversia.
[ La situazione che portò alla querela è riportata in modo piuttosto
inesatto dai due articoli di giornale. Va ricordato il clima del maggio 1995.
- Gazzetta del Lunedì, lunedì 8 maggio 1995:
gli stranieri gridavano invettive contro gli uomini in divisa: “Polizia
razzista, italiani razzisti, Perché ci picchiate? Cosa abbiamo fatto?”
- Corriere Mercantile, martedì 9 maggio 1995:
“L’intervento di domenica sera - sostiene Città Aperta - è apparso come premeditato,
quasi un’esibizione di muscoli”. Ma anche il tentativo di esasperare fuori da ogni
logica, le lesioni etniche nel centro storico.
- Un volantino, diffuso in italiano, in francese e
in arabo, dall’associazione Città Aperta si intitola: Le leggi xenofobe non
passeranno!
- Gazzetta del Lunedì e Lavoro-Repubblica, lunedì 15 maggio 1995:
il popolare vigile urbano Salvatore Pelle aggredito da un marocchino.
In questo contesto nel Consiglio Comunale di lunedì 15 maggio,
nel pieno della mia funzione di consigliere comunale e nella sede preposta alla
discussione politica, come risulta dalla trascrizione della registrazione magnetofonica,
testualmente affermavo: “Vorrei, però, dichiarare che ritengo un gravissimo
errore la concessione da parte dell’Amministrazione (perché queste sono le
iniziative che la stessa promuove) a Città Aperta, organizzazione istigatrice
di intolleranza razziale, di locali per il centro in Vico del Duca. A questo
proposito ho già fatto un esposto al Prefetto, Questore e Procuratore per
vedere se il Comune nel fare ciò non incorra in qualche forma di illecito”. ]
Il Secolo XIX
Giovedì 12 febbraio 1998
Gianni Baget Bozzo
L'opinione
Forza Italia ha perso con Franco Bampi la figura ideale dell'oppositore liberale: e
non è facile sostituirla, perché è una vocazione personale che non gli ha fatto coltivare
il gusto delle preferenze.
Il Secolo XIX
Martedì 9 dicembre 1997
Da registrare che proprio ieri l'Arge (Associazione Repubblica di Genova) ha deciso
il potenziamento della struttura organizzativa, con la nomina di Massimo Gaggero
appunto a segretario organizzativo, e il conferimento del titolo di presidente onorario
a Franco Bampi, consigliere comunale che "si è distinto nella sua attività con
prese di posizione a favore dei valori sostenuti dall'Arge".
Il Secolo XIX
Venerdì 28 novembre 1997
Vespa modera il faccia a faccia tra Castellaneta e Pericu
Pericu di getto: "Tu li fai di nascosto gli accordi, noi davanti al
notaio alla luce del sole". Castellaneta: "Non è vero, nessun
accordo". "E Bampi in prima fila? Lui è di Forza Italia e tu lo fai
assessore", fa pronto il Professore. "Bampi è un cervello pensante,
ho avuto modo di apprezzarlo, io scelgo le persone".
(Vittorio De Benedictis)
Il Lavoro - Repubblica
Domenica 23 novembre 1997
Enzo Costa
Di questo spasso
Lunedì 24 novembre - Dopo il primo turno del voto amministrativo,
terremoto nel polo, prontamente commentato da Claudio Eva ("È dell'ottavo
grado della scala Mercalli"): Forza Italia critica An, An sgrida il Ccd, il
Ccd redarguisce il Cdu, il Cdu bacchetta i monarchici, i monarchici sferzano i
repubblicani, i repubblicani ribattono: "Ma noi siamo nell'Ulivo!",
l'Ulivo della cosa non si dà pace, Baget accusa Bozzo, Bernabò attacca Brea,
Cossiga abbraccia Cirino e Pomicino. Intanto Gianfranco Gadolla diventa il primo
dissidente liberaldemocratico: prima delle elezioni era solito comparire su
Telegenova al fianco di Plinio stando zitto e facendo continuamente di sì col
capo. Ora riappare sempre muto come un pesce accanto a Plinio, però facendo
sistematicamente no. Franco Bampi pone le sue condizioni per accettare
l'assessorato offertogli da Castellaneta: "Con me voglio anche Toni Dallara:
noi urlatori in coppia siamo micidiali".
Il Secolo XIX
Mercoledì 19 novembre 1997
Intervista a Castellaneta
Se ci sono uomini competenti e in grado di dare un apporto alla giunta io li
prendo. Ma non perché provengono dal Polo. Ad esempio, Franco Bampi ha
cervello, lo sa muovere, ha le mie idee, gli farei fare l'assessore.
(Vittorio De Benedictis)
Il Secolo XIX
Mercoledì 19 novembre 1997
Bocciato anche Franco Bampi, punta acuminata di Forza Italia nel ciclo
amministrativo appena concluso.
(Vittorio De Benedictis)
Il Lavoro - Repubblica
Mercoledì 19 novembre 1997
Forza Italia si è vista bruciare un candidato come il consigliere uscente
(ex leghista) Franco Bampi: non ha ottenuto voti sufficienti per tornare
nell'aula rossa di Tursi, proprio lui che da solo nell'ultimo anno aveva
rappresentato l'opposizione a Sansa.
(Ava Zunino)
Il Lavoro - Repubblica
Giovedì 30 ottobre 1997
Intervista a Sergio Castellaneta, candidato sindaco a Genova
Ma dico anche che se ci fossero persone di altri schieramenti che assicurino
professionalità, lealtà ed onestà, non avendo intenzione di fare della giunta
un affare di famiglia, gli chiederei di venire con me. Un nome? Bampi, ad
esempio.
(Donatella Alfonso)
Il Lavoro - Repubblica
Domenica 7 settembre 1997
Enzo Costa
Di questo spasso
LUNEDÌ 8 settembre - Allarme per l'annuncio della candidatura come
capogruppo di Forza Italia a Tursi di Franco Malerba. Si paventa che, come
avvenne nelle elezioni europee (notizia vera, ndr), Malerba faccia tappezzare
Genova di impressionanti poster ritraenti un bizzarro supereroe che indossa una
rilucente tuta spaziale: Malerba medesimo. Il timore è che la provocazione
visuale produca pericolosi fenomeni di emulazione: pare che Franco Bampi si
farà immortalare vestito da Mangrake, Sergio Castellaneta in una versione
autoctona dell'Uomo Ragno: l'Uomo Mugugno, e Marta Vincenzi nei panni di
SuperMarta. Parole rassicuranti dagli scienziati russi: "Tranquilli, se non
eleggerete Malerba ve lo spediamo sulla Mir".
Il Lavoro - Repubblica
Domenica 13 luglio 1997
Enzo Costa
Di questo spasso
Lunedì 14 luglio - Scatenati i giovani di Forza Italia: dopo il
successo della mobilitazione di massa contro il piano del traffico (venti
manifestanti più un mugugnante: Franco Bampi), trionfo dell'adunata oceanica
dei baby azzurri contro il piano regolatore (sette manifestanti più uno
strepitante: Franco Bampi), e apoteosi finale con la marea umana di piccoli
forzitalioti contro il piano sanitario (un delirante: Franco Bampi, che per
domani si autoconvoca al megaraduno solitario contro il pianobar, il pianoforte
e il pianoterra).
Il Lavoro - Repubblica
Domenica 13 luglio 1997
L'inchiesta. Forza Italia rilancia la campagna acquisti
L'onorevole Enrico Nan, coordinatore regionale, pochi giorni fa ha presentato
la campagna di adesioni a Forza Italia. E aggiunge, in armonia con Gagliardi:
"Vogliamo selezionare i nuovi quadri dirigenti". A ogni livello, dai
consigli di circoscrizione in avanti. In Comune a Genova, per esempio, già da
tre mesi lavora per Forza Italia il professor Franco Bampi. E "lavora molto
bene", a giudizio dei suoi. Altri dovranno affiancarsi a lui, in tutta la
Liguria.
(Wanda Valli)
Il Lavoro - Repubblica
Domenica 26 gennaio 1997
Enzo Costa
Di questo spasso
Martedì 28 - Altri prestigiosi leaders indipendentisti attaccano
pesantemente le quote: Vincenzo Matteucci - propugnatore della Repubblica di
Genova - è contro le alte quote: "Il monte Beigua è all'estero!".
Franco Bampi - ideologo del Polo Nord - è contro le quote del Totocalcio:
"Sono popolari, quindi al soldo di Rosy Bindi!".
La Padania
Mercoledì 22 gennaio 1997
"La persona giusta nel posto sbagliato"
(...) [ Il sindaco Sansa: ] "Di Bampi ho apprezzato il tono ironico.
a volte addirittura goliardico dei suoi interventi anche se non posso certo
definire costruttivo il suo ruolo di oppositore della maggioranza".
(...) "Il mio - spiega Franco Bampi, capogruppo del Polo
Nord, gruppo consiliare vicinissimo alle aree liberiste e moderate di Forza
Italia - è un giudizio composito. Giudico sansa una delle persone più
intelligenti che abbia mai conosciuto. Ha una ricchezza culturale immensa e ha
la facilità di capire al volo i problemi, il nocciolo della questione. Eppure,
ed è uno dei grandi misteri di questa città, credo che sia il sindaco peggiore
che Genova abbia mai visto, un vero disastro. Credo che il problema sia
decisamente politico, che sia insomma solo una persona intelligente, impegnata
nel ruolo sbagliato in un ambito nel quale si vede decisamente fuori
luogo".
Il Giornale
Venerdì 27 dicembre 1996
Bampi, un "merluzzo" in consiglio
I significati dei cognomi dei politici genovesi: Mazzarello "colui
che dà mazzate"
(...) De Felice e Cortellazzo (io non c'entro) affermano che Nesci deriva
dal latino nescio, "non sapere, non capire" e Bampi da bampus,
"merluzzo", ambedue delicate metafore con le quali rispettivamente i
genovesi e toscani appellano individui non del tutto acuti.
(Miti Vigliero Lami)
[ Osservo qui che l'etimologia riportata dall'articolo è
errata essendo noto che il cognome trentino Bampi deriva da
"vampa", una fiammata. ]
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