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La VERA Storia NON INSEGNATA
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La VERA Storia che NON VIENE INSEGNATA
nelle scuole!!!
Aprile 1849 a Genova: l'altra faccia del Risorgimento
Uniforme: piemontese
Nome: Attila
Da un libretto totalmente dimenticato la cronaca del testimone oculare della
presa di Genova da parte delle truppe di La Marmora: un feroc3e bombardamento,
razzie, violenze, sadismo «Oltre agli averi dei cittadini si die' piglio ai
vasi sacri e agli arredi di tempi, si stuprarono vergini, le madri insultavansi.
Nel palazzo del principe Doria si fecero ingollare ad alcuni de' nostri
prigionieri gallette inzuppate di sangue...» - Tutto questo solo perché i
genovesi, dopo la sconfitta di Carlo Alberto a Novara, avevano cercato di
tornare indipendenti.
Il Secolo XIX Sabato 10 marzo 1999
articolo
completo
10 aprile 1849 Vittorio Emanuele II ordina il
massacro per soffocare la contestazione contro la monarchia sabauda
Le bombe dimenticate
Genova martoriata come Belgrado e Pristina
Centocinquanta anni fa
l'operazione fu condotta dal
generale La Marmora che tornò a
Torino come un eroe. Il numero
dei morti è stato nascosto e si è
fatto di tutto per cancellare
persino i nomi delle vittime |
Nessun giornale
raccontò la tragedie e
tantomeno le violenze
e gli stupri dei
bersaglieri. Che per un
secolo a Genova non
furono più accolti |
1849, Genova massacrata
dai bersaglieri dei Savoia
Stragi e stupri premiati a suon di medaglie
Le compagnie comandate da Alfonso La Marmora si
dimostrarono particolarmente feroci
Centocinquanta anni fa Vittorio Emanuele II ordinò alle sue truppe scelte di
reprimere nel sangue la ribellione degli insorti della Superba che non intendevano subire
supinamente l'annessione al regno. Di qui un risentimento non ancora dimenticato
tratto da un volantino stampato in proprio il 19 maggio
2001 e diffuso dal M.I.L. - Movimento Indipendentista Ligure, Via Banderali 2/5 16121
Genova, Tel e Fax 010-585263 / 5954005
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