L'uomo

Baruc (Benedetto) Spinoza
(1632 - 1677)


« Dio non gioca a dadi »

« Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinaria armonia di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa del fato e delle azioni degli esseri umani »

1. Einstein
2. Ulm 14-3-1879
3. Infanzia
4. Giovinezza
5. Laurea
6. Mileva Marić
7. I due figli
8. Ufficio brevetti
9. Annus Mirabilis
10. All'Università
11. 1a Guerra
12. Elsa Löwenthal
13. Gravità e luce
14. Anni Venti
15. Premio Nobel
16. 1927: Solvay
17. America
18. 2a Guerra
19. Americano
20. La bomba
21. Gli ultimi anni
22. Due foto
23. Il violino
24. Rel. ristretta
25. Rel. generale
26. L'uomo
27. Il mito

Esci

 

1. Scienza. Pur avendo contribuito allo sviluppo della meccanica quantistica (il suo lavoro sull'effetto fotoelettrico gli procurò il Premio Nobel), Einstein non ne ha mai accettato l'aspetto probabilistico: famosa è la sua frase in polemica con Niels Bohr (7 ottobre 1885 - 18 novembre 1962) secondo cui "Dio non gioca a dadi".
2. Religione. Benché fosse stato cresciuto come ebreo, Einstein non credeva negli aspetti religiosi dell'ebraismo ma considerava se stesso ebreo da un punto di vista etnico. "Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinaria armonia di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa del fato e delle azioni degli esseri umani". Einstein non si definiva né ateo né panteista: contemplava un universo con un ordine meraviglioso di cui solo pallidamente noi ne comprendiamo le leggi. Baruch (Benedetto) Spinoza (24 novembre 1632 - 21 febbraio 1677) fu un filosofo olandese di origine ebraica.
3. Politica. Einstein si considerò sempre un pacifista: "Disprezzo dal più profondo del cuore chi può con piacere marciare in rango e formazione dietro una musica; soltanto per errore può aver ricevuto il cervello; un midollo spinale gli basterebbe ampiamente" (da Come vedo il mondo). Einstein si oppose ai governi dittatoriali e per questo motivo (e per le sue origini ebraiche) si oppose al regime nazista e abbandonò la Germania subito dopo la presa del potere da parte del partito nazista. In principio fu favorevole alla costruzione della bomba atomica al fine di prevenirne la costruzione da parte di Hitler e per questo scrisse anche una lettera (del 2 agosto del 1939 probabilmente scritta da Leo Szilard) al presidente Roosevelt incoraggiandolo ad iniziare un programma di ricerca per creare delle armi atomiche. Roosevelt rispose creando un comitato per studiare la possibilità di usare l'uranio come arma nucleare. Successivamente il Progetto Manhattan assorbì tale comitato. Tuttavia, dopo la guerra, Einstein fece pressioni per il disarmo nucleare e per l'istituzione di un governo mondiale. Disse: "Non so con quali armi verrà combattuta la III guerra mondiale ma la IV verrà combattuta con clave e pietre». Einstein non fu un sostenitore del sionismo anche se sostenne l'insediamento ebraico nell'antica sede del giudaismo e fu attivo nell'istituzione dell'università ebraica di Gerusalemme. Infatti immaginava che gli ebrei e gli arabi non potessero vivere in pace nello stesso territorio.
4. Socialismo. Nell'articolo del 1949 "perché il socialismo?", Albert Einstein descrisse l'anarchia economica della società capitalistica moderna come fonte di un male da superare. Egli era contrario ai regimi totalitari dell'Unione Sovietica e di altri paesi, ma era favorevole ad un socialismo democratico che combinasse un'economia pianificata con un profondo rispetto per i diritti umani.