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A PARMA
Regole di lettura
Le Mani, Recco (1996)

[dieresi e circonflesso] [vocali e consonanti] [accento tonico] [æ] [e] [eu] [o] [u] [ç] [nn- e n] [s] [scc] [x] [z] [altro]


Criteri di lettura

    

Le opere in genovese di autori contemporanei pubblicate nella collezione «a parma» sono scritte nella versione normalizzata della grafia tradizionale. I criteri di lettura sono i seguenti:

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- Le vocali sovrastate dalla dieresi o dal circonflesso sono sempre lunghe; la e con dieresi o circonflesso è sempre chiusa.

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- Le vocali che precedono una consonante scritta doppia sono sempre brevi. Se toniche, sono di norma lunghe davanti a x e r, di norma brevi davanti a sc(i), m e n. Le consonanti scritte doppie si pronunciano scempie.

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- L'accento tonico è segnato sulle parole tronche (tranne quando finiscono in -n, -æ, -eu), sulle sdrucciole e sulle piane che finiscono in -n, -ìa/-ìe, -ìo/-ìi, -ùa/-ùe, -ùo/-ùi; non è segnato, in queste posizioni, quando la vocale sia già sovrastata da un segno di lunghezza.

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- Il digramma æ si legge come una e aperta e lunga, e in fine di parola è sempre tonico.

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- La e è in genere chiusa, ma davanti a -nn-, -r-, nei dittonghi e quando sia sovrastata dall'accento grave, è sempre aperta.

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- Il digramma eu si legge come in francese, e in fine di parola è sempre tonico.

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- La o senza dieresi si legge, salvo rare eccezioni, come u italiano; quando è sovrastata dall'accento grave si legge sempre come o aperta; quando è sovrastata dall'accento acuto si legge u; quando è sovrastata dalla dieresi si può leggere come u o come o lunghe.

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- La u si legge sempre come u francese, tranne quando fa parte di un dittongo, nel qual caso ha valore di u semiconsonantico.

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- La ç etimologica si legge come la s dell'italiano sera.

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- La nn- e la -n finale si leggono con articolazione velare.

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- La s è sorda (italiano sera) all'inizio di parola, quando è doppia e quando segue una vocale lunga segnata con dieresi; altrimenti è sempre sonora (italiano rosa).

(Va segnalato che, come afferma il Gismondi, la s posta all'inizio di parola e seguita dalle consonanti b, d, g, l, m, n, r, v, è sempre sonora, ndr)

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- Il gruppo scc- si legge come la sci di uscio seguita dalla c di ciao.

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- La x si legge come la j del francese jour.

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- La z, doppia o semplice, si legge come la s sonora dell'italiano rosa.

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- In tutti gli altri casi, il genovese si legge in maniera analoga all'italiano.

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