Grafie a confronto
In queste pagine vengono illustrati i più
significativi problemi di grafia della lingua genovese che si
incontrano nella ideazione di un qualunque sistema grafico. Per
una migliore valutazione di tali problemi e delle varie
soluzioni proposte, ogni problema è corredato da un confronto
tra le seguenti grafie.
- Grafia Piaggio Casaccia: il vocabolario di
Giovanni Casaccia, specie nella seconda edizione del 1876,
fornisce la traduzione di moltissime parole "difficili"
usate da Martin Piaggio nelle sue poesie; la grafia del
Casaccia, a parte qualche raffinamento, coincide sostanzialmente
con quella adottata dal Piaggio; infine moltissimi autori hanno
fatto riferimento proprio al vocabolario del Casaccia per dirimere
i propri problemi di grafia.
- Grafia Tradizionale Normalizzata: la proposta di
una "grafia tradizionale normalizzata" è stata elaborata
da Fiorenzo Toso nella sua "Grammatica del genovese"
edita nel 1997 dall'Associazione "A Compagna"; è adottata
in vari contesti, principalmente nelle pubblicazioni della collana
"A Parma". È la grafia adottata nel Vocabolario compilato
dallo stesso Toso, edito nel 1998 da Vallardi. Per comodità del
lettore si citano, tra parentesi tonda, i capitoli e i paragrafi
della sua "Grammatica" che trattano dell'argomento in
discussione: ad es., (GG II.5) significa "Grammatica del
genovese, capitolo II, paragrafo 5".
- Vocabolario delle Parlate Liguri: nasce dal
Convegno metodologico di Sanremo (10-12 ottobre 1976) e adotta una
grafia non fonetica corredata da una grafia fonetica semplificata
che illustra, per ogni parola e variante, la corretta pronuncia. Qui
ci occuperemo solamente della grafia non fonetica che è per la
scrittura corrente.
- Grafia in U: è il sistema ideato da Conrad
Montpetit;
presenta spunti interessanti e notevole precisione ma, pur
evidenziando alcune somiglianze con il "Vocabolario delle Parlate
Liguri", è assolutamente innovativo.
- Proposta per un Sistema Grafico: si espone una
possibile soluzione per un sistema grafico coerente e non ambiguo,
non troppo discosto dalla cosiddetta "grafia tradizionale", qui di
fatto rappresentata dalla "Grafia Piaggio Casaccia".
- Metodo Esotico: al fine di analizzare più
proposte, se ricorre il caso si suggeriscono possibili soluzioni non presenti
nelle precedenti grafie.
È stato volutamente omesso il metodo di Padre Gazzo sia per la notevole
complicazione, sia per il fatto che nessun altro lo ha adottato all'infuori
di lui, sia perché le proposte ritenute significative sono state indicate
nella Proposta di un Sistema Grafico. Infine si omettono i metodi
minori, spesso incompleti.
A corredo di questo confronto per i vari temi si riporta, quando è
disponibile, la posizione dei seguenti autori:
Giancarlo Ageno, Studi sul dialetto genovese,
Bordighera, 1957
Padre Angelico Federico Gazzo, La «Divina Commedia» tradotta in genovese,
Genova, 1909
Ernesto Giacomo Parodi, Studi liguri, serie di articoli sulla rivista
«Archivio Glottologico Italiano» scritti dal 1898 al 1905
Per questi autori, si usa la grafia ofiçiâ per la trascrizione delle parole in genovese,
mentre per la trascrizione fonetica si usa la notazione SAMPA, qui illustrata alla
voce alfabeto fonetico.
Note
- Il simbolo "o sormontato da una lineetta" usato
dal Casaccia è sostituito dalla "o con tilde"
( õ ), soluzione adottata di fatto anche
dal Gismondi nel suo vocabolario del 1955.
- Per motivi di chiarezza si fa sistematico uso dei
simboli fonetici definiti in
altra pagina.
- Indipendentemente dalla grafia tutte le parole
genovesi sono marcate in grassetto.
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