zena@francobampi.it
Inderê
Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXVI - N. 8 30 Settembre 2008

Paròlle de Zena

La castagna

O vàllo (il vaglio)

Per secoli la castàgna ha costituito il cibo del popolo. Com’è tipico in genovese, castàgno non denota l’albero, che si dice èrbo de castàgne, ma il colore. Castagnòu significa sia castagneto sia raccoglitore di castagne, in questa accezione derivato dal verbo castagnâ (raccogliere le castagne). La castagna è contenuta inta rìssa (nel riccio); il verbo derisâ significa togliere le castagne dai ricci. Si chiama scòrsa da castàgna la scorza o la buccia esterna della castagna, mentre la buccia interna dotata di peluria è detta lùggio, lo stesso nome che usiamo per il mese di luglio. Le castagne sono fatte seccare col fuoco nel secæso (seccatoio); il palco su cui sono sparse le castagne da seccare è detto græ (graticcio). Le castagne seccate sono poi pulite e ventilate (valæ) con il vàllo (vaglio), una specie di paniere di vimini col bordo da una sola parte; gli ultimi residui delle bucce interne ed esterne sono detti lórba. Dalle castagne secche si ricava la fænn-a dôçe (farina dolce) che viene riposta nel bancâ (una grossa cassa) e pressata all’estremo per togliere tutta l’aria e garantirne una più lunga conservazione. Con la farina si fa la panélla (castagnaccio), la castagnìnn-a (farinata di castagne) e la patónn-a (torta di farina di castagna). Le castagne fresche possono consumarsi rostîe (arrostite), con l’apposita poêla pertuzâ (padella bucherellata), o lessate con la buccia, e si dicono balétti, oppure senza, e sono le piæ (pelate). Le castagne secche lessate sono dette réboe.

Amiæ che piæ çìnque pe ’na palànca, són câde e bén scioæ

Franco Bampi

Le regole di lettura sono reperibili nel Gazzettino di aprile 2006 e all’indirizzo Internet http://www.francobampi.it/zena/mi_chi/060429gs.htm.

Frutta autunno-inverno
Cose da contadini
Acqua e fango
Mare/male
Cose da ladri
Lavoro
Spazzatura
In villa
Pesci
Maschile e femminile
Parolle veraci
Numeri
Preti
Religione
A scuola
Botteghe
Reti da pesca
Crolli
Giochi d'azzardo
Carnevale
Sposi
Bambini e ragazzi
Panvocàliche in zenéize
Palindromi zeneixi
Mezzi di trasporto
Acqua e tubature
Consonanti finali
La Repubblica di Genova
Vocali aperte e chiuse
Neve
Giocare all'aperto
Zugâ a Lêua
Locuzioni avverbiali
Vocali lunghe e corte
La gente
False alterazioni
Parole in disuso
Falegname 2
Troncamento
Monete antiche
Monete
Muratori
Parole difficili
Parole facili
Inglesismi
Il gioco del calcio
La notte bianca
Estate
Frutta
Parole in -eû
Parole dimenticate
L'acqua
Il Bucato
Parole in -eu
Il pranzo di Natale
Cognomi
Colori
Cose da bambini
Carrucole
Carte da gioco
Spagnolismi
La farina
Parole in -æso
Le noci
Natale
Porte e finestre
Bambinese
La castagna
I parenti
Le imbarcazioni
Il bosco
In cantina
I quartieri di Genova
Le Casacce
L'orlo
Nota sulle "vegette"
Le parole del Natale 2
In ufficio
Pesci
Sapori ed erbe
Parole in -gion
Cose da sarti
Pugni e sberle
In cucina
Falegname
Uccelli
Arabismi
Dormire
Malattie
Giochi e giocattoli
Strumenti musicali
Insetti
Vestiti
Corpo umano
Regole di grafia
Pasta
Metàtesi
Pentole e secchi
Legumi, pasta, farina
Attenti all'italiano!
Francesismi
Alberi e piante
Comprare il cibo
La cucina
Le parole di Pasqua
La casa
Nomi astratti
Le parole del Natale
Essere...
I rumori
Le parole dell'uva
Italianismi

Inderê