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Inderê
Gazzettino Sampierdarenese
Anno XLII - N. 7 30 Settembre 2013

Paròlle de Zena

A scuola

A settembre incomincia la schêua (scuola) e le clàssi si ripopolano. Nella schêua elementâre (scuola primaria) spetta alla méistra (maestro) o al méistro (maestro) garantire la bónn-a condûta (buona condotta) e insegnâ (insegnare) ai bagarìlli (ragazzi). Chi va a schêua per inprénde (imparare) è detto scolâo (scolaro) oppure alùnno. Un tempo i figeu (ragazzi) avevano il scösalìn néigro (grambiule nero) con la gàssa celèste (fiocco celeste); per le figêue (ragazze) il scösalìn era giànco (bianco) e la gàssa rêuza(rosa). Si entra a scuola quando suona o canpanìn (la campanella). In clàsse c’è la carêga (sedia) e il bànco che aveva un buco per il câmâ (calamaio, ma anche calamaro, il mollusco) dove si metteva l’inciòstro (inchiostro) per scrivere con il penìn (pennino). Per asciugare l’inciòstro o l’inevitabile màccia (macchia) si usava la càrtasciûga (carta assorbente). Il corredo per la schêua non è cambiato. Dentro allo stùccio (astuccio) si trova ancor oggi il lâpi o matîta, le matîte coloræ (matite colorate), la gómma da scancelâ (scancellare si può dire anche in italiano!) e il tenperìn per fare la punta alle matîte. I lìbbri si portavano in cartélla magari a stracòlla (a tracolla) e oggi nello zàino, che i genovesi chiamano sàcc’a pàn oppure sàcco di sordàtti. Alla fine dell’anno i vôti sono scritti sulla pagélla.

Figeu! Avardæve de no folâve a schêua!

Franco Bampi

Tutte le regole di lettura sono esposte nel libretto Grafîa ofiçiâ, il primo della serie Bolezùmme, edito dalla Ses nel febbraio 2009.

Frutta autunno-inverno
Cose da contadini
Acqua e fango
Mare/male
Cose da ladri
Lavoro
Spazzatura
In villa
Pesci
Maschile e femminile
Parolle veraci
Numeri
Preti
Religione
A scuola
Botteghe
Reti da pesca
Crolli
Giochi d'azzardo
Carnevale
Sposi
Bambini e ragazzi
Panvocàliche in zenéize
Palindromi zeneixi
Mezzi di trasporto
Acqua e tubature
Consonanti finali
La Repubblica di Genova
Vocali aperte e chiuse
Neve
Giocare all'aperto
Zugâ a Lêua
Locuzioni avverbiali
Vocali lunghe e corte
La gente
False alterazioni
Parole in disuso
Falegname 2
Troncamento
Monete antiche
Monete
Muratori
Parole difficili
Parole facili
Inglesismi
Il gioco del calcio
La notte bianca
Estate
Frutta
Parole in -eû
Parole dimenticate
L'acqua
Il Bucato
Parole in -eu
Il pranzo di Natale
Cognomi
Colori
Cose da bambini
Carrucole
Carte da gioco
Spagnolismi
La farina
Parole in -æso
Le noci
Natale
Porte e finestre
Bambinese
La castagna
I parenti
Le imbarcazioni
Il bosco
In cantina
I quartieri di Genova
Le Casacce
L'orlo
Nota sulle "vegette"
Le parole del Natale 2
In ufficio
Pesci
Sapori ed erbe
Parole in -gion
Cose da sarti
Pugni e sberle
In cucina
Falegname
Uccelli
Arabismi
Dormire
Malattie
Giochi e giocattoli
Strumenti musicali
Insetti
Vestiti
Corpo umano
Regole di grafia
Pasta
Metàtesi
Pentole e secchi
Legumi, pasta, farina
Attenti all'italiano!
Francesismi
Alberi e piante
Comprare il cibo
La cucina
Le parole di Pasqua
La casa
Nomi astratti
Le parole del Natale
Essere...
I rumori
Le parole dell'uva
Italianismi

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