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Inderê
Gazzettino Sampierdarenese
Anno XLII - N. 1 31 Gennaio 2013

Paròlle de Zena

Sposi

Prima di spozâse (sposarsi) la donna è fantìnn-a (nubile) e l’uomo è fantìn (celibe); ma quando uno è celibe per vocazione talvolta è detto verginón. Il celibato, ossia lo stato di chi è celibe, è detto fantinægo. Non è registrata la traduzione di nubilato, che in italiano è d’uso recente, ma non esiterei ad usare fantinægo anche in questa accezione. Così in genovese l’adîo a-o fantinægo rappresenta indifferentemente l’addio al celibato e al nubilato, nella più perfetta parità dei sessi! Ma prima di arrivare al matrimonio, si è per un certo periodo galànti (fidanzati); nei tempi passati si faceva l’inpromìsso ossia la promessa di future nozze: così da galànti si diventava inpromìssi. La traduzione corretta de “I Promessi sposi” è dunque I Spozoéi Inpromìssi. Si arriva ora alle nòsse (nozze) ovvero al matrimònio o spozaliçio (sposalizio) detto anche spozægo nel contado. Talvolta, con quella sintesi tipica del genovese, unirsi in matrimonio è detto pigiâse, come nel proverbio chi s’asomìggia se pìggia (chi si somiglia si piglia). Il sensâ da matrimònni è il mezzano di matrimonio, colui che combina i matrimoni, che se agisce fuor dal lecito è detto rufiàn (ruffiano). Lo spozòu (sposo) e la spozâ (sposa) sono gli spozoéi (sposi); la sposa novella o sposina è detta spozænn-a. I çìnque sono le cinque confitûe (confetti) che gli spozoéi offrono agli invitati, talvolta detti spozàgge (si confronti con batezàgge, i confetti battesimali). Dopo il matrimonio i due diventano marîo (termine antico) ovvero màio (marito) e mogê (moglie).

Ciutòsto che nìnte màio vêgio

Franco Bampi

Tutte le regole di lettura sono esposte nel libretto Grafîa ofiçiâ, il primo della serie Bolezùmme, edito dalla Ses nel febbraio 2009.

Frutta autunno-inverno
Cose da contadini
Acqua e fango
Mare/male
Cose da ladri
Lavoro
Spazzatura
In villa
Pesci
Maschile e femminile
Parolle veraci
Numeri
Preti
Religione
A scuola
Botteghe
Reti da pesca
Crolli
Giochi d'azzardo
Carnevale
Sposi
Bambini e ragazzi
Panvocàliche in zenéize
Palindromi zeneixi
Mezzi di trasporto
Acqua e tubature
Consonanti finali
La Repubblica di Genova
Vocali aperte e chiuse
Neve
Giocare all'aperto
Zugâ a Lêua
Locuzioni avverbiali
Vocali lunghe e corte
La gente
False alterazioni
Parole in disuso
Falegname 2
Troncamento
Monete antiche
Monete
Muratori
Parole difficili
Parole facili
Inglesismi
Il gioco del calcio
La notte bianca
Estate
Frutta
Parole in -eû
Parole dimenticate
L'acqua
Il Bucato
Parole in -eu
Il pranzo di Natale
Cognomi
Colori
Cose da bambini
Carrucole
Carte da gioco
Spagnolismi
La farina
Parole in -æso
Le noci
Natale
Porte e finestre
Bambinese
La castagna
I parenti
Le imbarcazioni
Il bosco
In cantina
I quartieri di Genova
Le Casacce
L'orlo
Nota sulle "vegette"
Le parole del Natale 2
In ufficio
Pesci
Sapori ed erbe
Parole in -gion
Cose da sarti
Pugni e sberle
In cucina
Falegname
Uccelli
Arabismi
Dormire
Malattie
Giochi e giocattoli
Strumenti musicali
Insetti
Vestiti
Corpo umano
Regole di grafia
Pasta
Metàtesi
Pentole e secchi
Legumi, pasta, farina
Attenti all'italiano!
Francesismi
Alberi e piante
Comprare il cibo
La cucina
Le parole di Pasqua
La casa
Nomi astratti
Le parole del Natale
Essere...
I rumori
Le parole dell'uva
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