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Inderê
Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXVIII - N. 7 31 Luglio 2010

Paròlle de Zena

Estate

Ormai si tende a dire estæ (estate), ma in genovese meglio sarebbe dire stæ (in italiano antico: state). E de stæ (d’estate) si sta a disagio quando gh’é sófoco (c’è afa) ovvero quando c’è macàia (tempo umido): allora non ci resta altro che aspettare la sciughêa (tempo asciutto). Uno dei rimedi estivi è allora quello di andare alla mænn-a (marina, spiaggia), termine che oggi si usa poco preferendo dire bàgni oppure spiâgia, dimenticando completamente l’antica parola ciàzza (spiaggia) detta con la “z” dolce perché, attenzione, la ciàssa è la piazza! Un tempo il (mare) era poco inquinato, ma potevi trovare la möca (ralla), un untume nero causato dalla pulizia dei serbatoi delle navi in rada. Ciò non impediva alle patélle di attaccarsi agli schéuggi (scogli) e a noi di pungerci con un zìn (riccio di mare). Non di rado si incontravano delle grìtte (granchi piccoli) e talvolta dei fòuli (granchi grossi e “pelosi”). Le grìtte si usavano come lésca (esca) per prendere i pórpi (polpi), azione questa che si dice porpezâ (andar per polpi), ma che Marzari, e non solo lui, ha sempre usato maliziosamente per “palpeggiare”. Progenitore dell’indispensabile frigorìfero era, per chi poteva permettersela, la giasêa (ghiacciaia), ma ancor prima, per proteggere il cibo dagli insetti, si usava la moschêa (moschiera) e il læte (latte) si conservava al fresco della notte in sciâ ciàppa do barcón (sul davanzale). L’aiétta (arietta) ha sempre fatto piacere al punto da avere più parole: bîxa (filo d’aria), brîxa ( brezza) e æxîa (brezza mattutina). E quando fuori no gh’é ’na bâva d’âia, viva i condizionatori!

Âia de fisûa, âia de seportûa

Franco Bampi

Tutte le regole di lettura sono esposte nel libretto Grafîa ofiçiâ, il primo della serie Bolezùmme, edito dalla Ses nel febbraio 2009.

Frutta autunno-inverno
Cose da contadini
Acqua e fango
Mare/male
Cose da ladri
Lavoro
Spazzatura
In villa
Pesci
Maschile e femminile
Parolle veraci
Numeri
Preti
Religione
A scuola
Botteghe
Reti da pesca
Crolli
Giochi d'azzardo
Carnevale
Sposi
Bambini e ragazzi
Panvocàliche in zenéize
Palindromi zeneixi
Mezzi di trasporto
Acqua e tubature
Consonanti finali
La Repubblica di Genova
Vocali aperte e chiuse
Neve
Giocare all'aperto
Zugâ a Lêua
Locuzioni avverbiali
Vocali lunghe e corte
La gente
False alterazioni
Parole in disuso
Falegname 2
Troncamento
Monete antiche
Monete
Muratori
Parole difficili
Parole facili
Inglesismi
Il gioco del calcio
La notte bianca
Estate
Frutta
Parole in -eû
Parole dimenticate
L'acqua
Il Bucato
Parole in -eu
Il pranzo di Natale
Cognomi
Colori
Cose da bambini
Carrucole
Carte da gioco
Spagnolismi
La farina
Parole in -æso
Le noci
Natale
Porte e finestre
Bambinese
La castagna
I parenti
Le imbarcazioni
Il bosco
In cantina
I quartieri di Genova
Le Casacce
L'orlo
Nota sulle "vegette"
Le parole del Natale 2
In ufficio
Pesci
Sapori ed erbe
Parole in -gion
Cose da sarti
Pugni e sberle
In cucina
Falegname
Uccelli
Arabismi
Dormire
Malattie
Giochi e giocattoli
Strumenti musicali
Insetti
Vestiti
Corpo umano
Regole di grafia
Pasta
Metàtesi
Pentole e secchi
Legumi, pasta, farina
Attenti all'italiano!
Francesismi
Alberi e piante
Comprare il cibo
La cucina
Le parole di Pasqua
La casa
Nomi astratti
Le parole del Natale
Essere...
I rumori
Le parole dell'uva
Italianismi

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