Carnevale Carnevale in genovese si dice Carlevâ oppure, per dileguo della v, Carliâ; l’etimo è incerto: forse deriva dal latino carnem levare (togliere la carne). Il Carliâ inizia con la doménega de setoagêxima, la prima delle sette settimane che precedono la Setemànn-a Sànta; ha il suo culmine tra zéuggia grassa (giovedì grasso) e il successivo mâtesdì gràsso: il giorno dopo è mâcordì scuöto (mercoledì delle Ceneri), detto così perché in questo giorno se scûan (si puliscono) le stoviglie dal grasso di carnevale. La màschera è ciò che serve per mascherarsi mentre colui che è mascherato si chiama màschero, anticamente mömo e xànno che vuol dire anche buffone. Le maschere genovesi più note sono la coppia o Marchéize e o Paizàn (il Marchese e il Paesano); quest’ultimo, che si chiamava Gepìn o Brìsca o Génio, che cantava il strapontìn (strofe sfrontate e sferzanti). Per le donne c’era a Marchéiza. La maschera di Capitàn Spavénta era la presa in giro degli spagnoli e vestiva con abito attillato a strisce gialle e rosse (colori di Spagna). Più antiche le figure di Caporâ Berödo (Caporale Sanguinaccio) del Sciô Reginn-a mentre la coppia Baródda e Pipîa con Baciccia erano dei marionétti (burattini). Un tempo si faceva il Carosézzo, sfilata di carri allegorici dove si esibivano o Mêgo co-o lavatîvo (il Medico con il clistere) detto anche sciô Magnìfico e Barbê; la Bàlia, di solito un robusto giovanotto; a Nêna che duettava con o Paizàn; e infine o Pescòu co-o gàzzo e a Foxànn-a co-o méizou (il Pescatore col berretto e la Fociana con il mezzaro). Si ballava la riónda de Carlevâ, il controbàllo (minuetto contrapposto a una danza allegra), la gîga e il peligordìn. Una curiosità: Casaccia registra le maschere: Arlichìn (bergamasco), Breghèlla (cremasco), Pantalón (veneziano), Stentaréllo (fiorentino), Tartàggia (napoletano) e ma nessuna genovese! L’ùrtimo giórno de Carlevâ de raieu se ne fa ’na pansâ Franco Bampi Tutte le regole di lettura sono esposte nel libretto Grafîa ofiçiâ, il primo della serie Bolezùmme, edito dalla Ses nel febbraio 2009. |