La Repubblica di Genova La Repůblica de Zęna fu retta fino al 1797 dalle Leges Novć del 1576. Esse stabilivano che la Repůblica fosse un duxćgo (dogato) ossia che fosse retta da un dűxe (doge) che durava in carica due anni e che veniva eletto con un sistema misto di sorteggio e votazione. L’esecutivo era composto dai Sereněscimi Colęgi, detti Camera e Senato. Vi era poi il Consegétto (Minor Consiglio), per le materie gravi di stato, e il Grŕn Conséggio (Maggior Consiglio) per l’approvazione delle leggi finanziarie o in deroga alla costituzione, cioč alle Leges Novć. Qualunque Corpo, Magistrato o personaggio, che avesse ricoperto una carica pubblica, non escluso il doge, era soggetto all’azione di sindacato dei Sereněscimi Supręmi Scindicatoî. Le riunioni si tenevano a Pâxo (Palazzo Ducale, il “Palazzo” per antonomasia), parola che viene da paraxo, palazzo. I patrizi appartenenti ai due Conséggi avevano l’appellativo di magněfico (pl. magněfichi) e vestivano rigorosamente con il pesante röbón (robbone) di sća néigra (seta nera). Le estrazioni previste dalla legge si facevano usando una bůscioa (bussola) detta ůrna do Semenâio, dato che “seminario” denota il deposito dei semi da piantare, proprio come i personaggi che dovevano essere “piantati” nelle cariche di governo. Dalle estrazioni per il rinnovo semestrale dei Colęgi nacque il gioco del lotto, da noi detto zęugo do semenâio. Concludo segnalando che i promemoria sulle questioni da prendere in considerazione da parte del governo nel Consegétto si chiamavano aregňrdi, (ricordo, avvertimento, ammonizione, lezione, avviso, dice il Casaccia). E lézze de Torěn dűan da-a séia a-a matěn Franco Bampi Tutte le regole di lettura sono esposte nel libretto Grafîa ofiçiâ, il primo della serie Bolezůmme, edito dalla Ses nel febbraio 2009. |